Rainbow Six Siege e i giocatori solitari, cambi al matchmaking in vista?

Lo sparatutto tattico di Ubisoft potrebbe molto presto offrire ai giocatori una feature a lungo richiesta dai membri della community

Rainbow Six Siege

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Rainbow Six Siege è entrato ormai nel suo quinto anno di vita. Lo sparatutto tattico di Ubisoft continua la sua inarrestabile marcia, che lo vede protagonista in particolar modo nell’ambito degli eSports. Una carriera costellata di momenti altalenanti, soprattutto nelle fasi iniziali, con gli sviluppatori che sono stati chiamati a importanti lavori di correzione. Tutto è stato però riportato in carreggiata, con la community che ha a disposizione un titolo sempre pronto a sorprendere.

E potrebbero esserci ulteriori sorprese nel prossimo futuro, in particolar modo per i lupi solitari che approcciano al gioco. Il titolo mette infatti in posizione di vantaggio le squadre affiatate, che si coordinano magari sfruttando la chat vocale di un party privato. E il matchmaking di Rainbow Six Siege lancia gli utenti solitari molto spesso in partite contro i team succitati. Ma le cose potrebbero molto presto essere destinate a drastici cambiamenti.

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Rainbow Six Siege e i lupi solitari, la musica cambia

Interpellati ancora una volta in merito alla possibilità di partite di partite dedicate esclusivamente ai giocatori solitari, gli sviluppatori hanno risposto. Parrebbe infatti che le richieste della community di Rainbow Six Siege di una diversificazione del matchmaking hanno finalmente sortito l’effetto sperato.

I ragazzi di Ubisoft stanno evidentemente prendendo in considerazione la possibilità di dar vita a qualcosa di sostanzialmente nuovo nello sparatutto. Finora l’accoppiamento dei giocatori per le partite avveniva senza tenere particolarmente conto della provenienza degli stessi. Siano essi soli, o in assembramenti di più unità, gli avversari venivano sorteggiati in maniera random nello stesso modo. Questo poteva significare di trovarsi contro tanto utenti “sciolti” quanto invece vere e proprie corazzate addestrate, senza distinzioni di sorta.

L’implementazione di un sistema di matchmaking dedicato in tal senso permetterebbe a tutti di competere ad armi pari. Squadre omogenee di persone singole potrebbero quindi finalmente contrapporsi senza incrociare le canne dei fucili con team super amalgamati.

Un cambiamento che avrà un peso importante nell’economia degli scontri. E che, siamo sicuri, aumenterà la voglia di giocare anche in chi vedeva il sistema di accoppiamento troppo punitivo per i lupi solitari.

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