Prevenzione Coronavirus: come disinfettare lo smartphone

Lo smartphone è un ricettacolo di germi e batteri: come disinfettarlo come prevenzione dal Coronavirus

disinfettare lo smartphone

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Lo spettro del Coronavirus si è abbattuto sull’Italia, generando una sorta di psicosi che potrebbe paradossalmente essere controproducente, e generare più panico che effettivi benefici. Fare prevenzione è l’arma da sfruttare per tenersi il più possibile lontani dal rischio di contagio. Vi state per caso chiedendo come disinfettare lo smartphone e gli altri dispositivi elettronici, che per molti è l’oggetto che, più di qualsiasi altro, si usa maneggiare nel corso della giornata, ed in qualche caso anche nelle ore notturne, quando si è già coricati? Nel quotidiano siamo soliti toccare il telefono dalle 110 alle 150 volte, e spesse volte anche prestarlo ad amici, colleghi e parenti. Un recente studio dell’Università della California di San Diego ha parlato piuttosto chiaro: lo smartphone è un ricettacolo di germi e batteri tale da poter essere tranquillamente paragonato alla tavoletta del WC (strano a dirsi, ma è così). Magari il pensiero nemmeno ci sfiora, ma basterebbe poco per convincersi che purtroppo è tutto vero.

Come procedere alla disinfezione dello smartphone

A prescindere dal Coronavirus, sarebbe buona norma disinfettarlo almeno una volta a settimana, ed evitare di adagiarlo sul letto, o peggio sul cuscino o nelle lenzuola. Immaginiamo che di questi tempi in molti abbiate pensato di voler disinfettare il vostro smartphone, avendo però paura di poterlo danneggiare. La prima cosa da fare è munirsi di un panno in microfibra (andrà benissimo uno di quei panni che si è soliti usare per pulire le lenti degli occhiali), oppure un panno in pelle o di camoscio (entrambi i materiali sono perfetti per la pulizia dei dispositivi elettronici: la loro morbidezza è tale da non lasciare graffi, né aloni, come invece accadrebbe utilizzando panni abrasivi o comunque ruvidi). Assicuratevi che il panno sia pulito, e guardatevi bene dall’applicarci sopra detergenti di sorta (niente solventi, detersivi a base di ammoniaca, perossido di idrogeno o altri prodotti spray che generalmente si trovano in commercio). Vi è concesso, invece, bagnare leggermente il panno in microfibra, oppure apporvi del detergente dedicato alla pulizia dei display, assicurandovi al suo interno non abbia solventi (potete trovarlo nei migliori negozi di elettronica, a prezzo modico).

Alcol, salviette disinfettanti e raggi UV per rimuovere germi e batteri

Prima di cimentarvi nella disinfezione dello smartphone, spegnete il telefono, togliete eventuali cover e pellicole, e passate il panno in microfibra sulla parte frontale compiendo dei piccoli movimenti circolari per la rimozione dello sporco ostinato (ripetete l’operazione finché non viene via del tutto). Se avete deciso di inumidire il panno con un prodotto specifico per gli schermi, abbiate cura di non spruzzarlo direttamente sul dispositivo. Pulita la parte frontale, passate adesso al retro: sciacquate il panno in acqua calda e strizzatelo per bene, per poi procedere alla disinfezione della porzione posteriore del telefono, oltre che delle cornici laterali (tasti ed interspazi compresi, senza lasciare nulla al caso). C’è chi, di questi tempi col Coronavirus che incombe, preferirà soluzioni più drastiche, avvalendosi di una soluzione di acqua e alcol denaturato (60% + 40%). In questo caso, inumidite appena appena l’angolo del panno in microfibra (andrà bene anche utilizzare un batuffolo di ovatta), per poi procedere alla pulizia del telefono. Potreste, in alternativa, acquistare delle salviette disinfettanti imbevute, adatte anch’esse alla disinfezione dei dispositivi elettronici. Infine ci sarebbero anche i raggi UV, capaci di eliminare il 99,9& dei batteri e dei germi in soli 6 minuti di esposizione. Ad ogni modo, che il vostro smartphone resista o meno ai liquidi, abbiate cura di asciugarlo per bene per tenerlo al riparo dall’umidità.