I grandi duelli dei videogiochi: da FIFA 20 e PES 2020 alle serie del passato

Qualsiasi sia il vostro genere di riferimento avrete avuto l'imbarazzo della scelta tra due o più serie: ecco le grandi sfide del passato


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Il mondo dei videogiochi è da sempre stato caratterizzato da sfide che, a cadenza più o meno fissa, tendono a ripetersi ciclicamente. Il caso a noi più prossimo, quello di FIFA 20 e PES 2020, ne è l’esempio più lampante, con le visioni del calcio videogiocato di Electronic Arts e Konami che continuano a darsi battaglia, anno dopo anno, da ormai un ventennio più che abbondante. Sono stati lustri di alterne fortune per le due serie, che si sono sostanzialmente avvicendate al vertice della catena alimentare videoludica per quanto concerne i simulatori calcistici, con le ultime edizioni che hanno però visto ridursi la forbice tra il dominante FIFA e il redivivo PES.

Ovviamente quella tra FIFA 20 e PES 2020 è solo l’ultimo capitolo di sfide a distanza che non conoscono età e sopratutto genere. Come vuole la legge della concorrenza, numerose sono state le produzioni che nel corso del tempo si sono messe vicendevolmente in competizione, offrendo all’utenza delle più disparate console un buon ventaglio di scelta e soprattutto spingendo costantemente verso l’alto l’asticella della qualità.

Una battaglia a tre è per esempio quella che continua nell’ambito dei picchiaduro, dove a farla da padroni sono senza ombra di dubbio i vari Street Fighter, Mortal Kombat e Tekken. Produzioni che non conoscono limiti temporali né di spazio, e che nel corso della loro carriera hanno solcato le più diverse piattaforme di gioco riuscendo sempre nel proprio compito di soddisfare le rispettive community. Merito chiaramente di stili di gioco peculiari – e molto diversificati, da titolo a titolo – che sono stati riproposti, in salsa rivista e corretta, capitolo dopo capitolo. Dalle mega-combo condite da mosse speciali di Street Fighter a quelle cruente e dal gore esagerato di Mortal Kombat, passando per l’amalgama di stili di combattimento presenti in Tekken, ogni picchiatore videoludico aveva pane per i propri denti.

Ben diversa la situazione invece per quanto riguarda l’ambito horror. Qui, fino agli albori della seconda decade degli anni 2000, la sfida era palesemente tra due esponenti del genere: Resident Evil e Silent Hill. Le nebbie della cittadina targata Konami hanno però inghiottito l’intero progetto che, dopo le voci inerenti il possibile inglobamento dell’intrigante “progetto P.T.” (di cui fu pubblicata anche una demo, poi rimossa, ndr), scomparve nel nulla. Capcom ha invece saputo reinventare più volte la propria serie, sfornando derive che hanno mosso sentimenti contrastanti tra i fan storici della saga, dalla deriva action dei capitoli 4, 5 e 6 fino all’inquadratura in prima persona del settimo. Sentimenti che però non hanno negato a Resident Evil il successo sperato, con gli addetti ai lavori che di certo staranno già spremendo le meningi per indirizzare il brand verso nuovi orizzonti videoludici.

Per gli amanti dell’avventura ovviamente c’è l’imbarazzo della scelta, sebbene i due rappresentati più in vista per il genere di riferimento siano indissolubilmente due. Da un lato troviamo la rediviva Lara Croft, protagonista della serie Tomb Raider che negli ultimi anni ha trovato nuova verve (dopo un periodo di certo non memorabile) grazie al certosino lavoro dei ragazzi di Crystal Dynamics. Dall’altro il personaggio probabilmente dal maggiore appeal per quanto concerne le generazioni PS3 e PS4, campione d’incassi con la serie Uncharted, il ruspante Nathan Drake. Due esponenti dall’indubbio valore e le cui esperienze ludiche sono in grado di solleticare adeguatamente le corde degli avventurieri di tutto il mondo.

L’ambito degli sparatutto in prima persona è probabilmente quello in assoluto più affollato in termini meramente numerici, con diverse serie che, nel corso degli anni, hanno provato a imporsi al grande pubblico. Tra queste non possiamo non mettere ai primissimi posti Call of Duty e Battlefield, due facce di una stessa medaglia fatta di piombo rovente. La prima, quella targata Activision e affidata al trittico di studi costituito da Infinity Ward (al lavoro sul prossimo capitolo, Call of Duty Modern Warfare), Sledgehammer Games e Treyarch è probabilmente quella più longeva, con il primo capitolo che risale al 2003 e con una cadenza annuale che l’ha portata al cospetto dei propri fan con una precisione a dir poco svizzera. La seconda, edita da Electronic Arts e curata dalle sapienti mani dei ragazzi svedesi di DICE, è certo più giovane ma non teme alcun confronto. Minore il numero di capitoli resi disponibili in questo caso, ma la qualità complessiva l’ha elevata a essere in cima alla catena alimentare per quanto concerne gli sparatutto in prima persona.

Numerosi gli ambiti da indagare quando si parla di sfide tra videogiochi di uno stesso genere: queste sono soltanto le più lampanti tra le sfide che si sono alternate sulle diverse piattaforme da gioco nel corso dei decenni, e le nuove tecnologie del prossimo futuro siamo certi non mancheranno di proporne di nuove che noi saremo qui a raccontarvi.