Animalisti contro Jovanotti per il concerto di Rimini che minaccia i pulcini

La necessità di tutelare 4 pulcini di fratino porta a chiedere il posticipo del concerto del Jova Beach Party o lo spostamento in altra location

suocera di jovanotti

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Mancano ormai solo pochi giorni al concerto di Jovanotti a Rimini. Il Jova Beach Party fa tappa nelle spiagge italiane non senza problemi, difficoltà polemiche di vario genere. L’ultima in ordine di tempo riguarda il concerto in programma a Rimini il 10 luglio che metterebbe a rischio la migrazione dei pulcini, una specie protetta che si trova proprio nell’area dell’evento.

Gli appelli ai Comuni di Rimini e di Riccione “al buonsenso e alla collaborazione” non sono serviti e così gli animalisti tornano sul piede di guerra per chiedere lo spostamento dell’evento del Jova Beach Party in programma questa settimana.

La priorità è quella di tutelare i quattro pulcini di fratino, una specie protetta. I quattro esemplari si trovano proprio nell’area che accoglierà l’evento di Jovanotti. Le associazioni AsOER, Italia Nostra Rimini, Legambiente e Lipu hanno inviato un esposto alla Procura della Repubblica di Rimini e al Ministero dell’Ambiente. La richiesta è quella di spostare l’evento in un’altra area o di posticiparlo, idea che ormai – a pochi giorni dal Jova Beach Party – sembra poco realizzabile. Tutto è già pronto, i fan sono in viaggio, spostarlo ad altra data complicherebbe non poco la situazione.

I quattro pulcini non voleranno prima del prossimo 15 luglio. Il timore degli ambientalisti è che nel corso dell’evento di Jovanotti vengano schiacciati e involontariamente uccisi dalle 40.000 persone attese nell’area. La volontà di tutelare la specie (in Emilia-Romagna restano meno di 50 coppie di esemplari) porta gli animalisti a chiedere a gran voce misure precauzionali: il posticipo del concerto ad una data successiva al 25 luglio o lo spostamento in un’altra location del lungomare.

La loro richiesta, per il momento, non ha trovato accoglimento. Tutto tace sul fronte degli organizzatori e degli organi interpellati ai fini di una civile collaborazione per la tutela della specie.