Pina Turco, candidata ai Nastri d’Argento per Il vizio della speranza, ammette ai microfoni di OM: “La parte più difficile è stata lavorare con mio marito”.

“La preparazione del mio personaggio? Un vero gioco al massacro".


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Arriva la nomination ai Nastri d’Argento nella categoria Miglior attrice per Pina Turco, grazie al ruolo di protagonista nel film “Il vizio della speranza”.  

Non è la prima nomination per l’attrice, arrivata ad un passo dal David di Donatello, sempre nella categoria Miglior Attrice.  E’ toccato in quel caso a Marina Confalone, ritirare il David nella categoria Miglior attrice non protagonista.

Il Film fa incetta di nomination in questa edizione del Premio assegnato dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani. Sono ben otto le nomination ai Nastri d’Argento e molte sono le attese circa il riconoscimento di Pina Turco, protagonista indiscussa del film.

La parte più difficile del film – dichiara nell’intervista esclusiva ad OM – è stata lavorare con mio marito”. Pina Turco è infatti sposata con Edoardo De Angelis, il regista del film “Il vizio della speranza”. La Turco chiarisce nella video intervista in esclusiva per OM, che è stato difficile perché De Angelis non le ha risparmiato nulla e perché il ruolo che ha interpretato è stato realmente complesso. “E’ uno di quei personaggi che capitano una sola volta nella vita (per fortuna)” Chiosa sorridendo la Turco.

L’attrice napoletana fa parte della short list delle cinque attrici che hanno ricevuto la nomination ai Nastri d’Argento. Ad attendere i risultati in compagnia di Pina Turco ci sono Anna Foglietta (Un giorno all’improvviso), Marianna Fontana (Capri-Revolution), Micaela Ramazzotti (Una storia senza nome), Thony (Momenti di trascurabile felicità).

Nel film “Il vizio della speranza”, Pina Turco veste credibilmente i panni di Maria, una giovane donna, con alle spalle una infanzia difficile. Maria lavora come componente organica del sistema camorristico che controlla la foce del fiume Volturno. Il suo compito è badare alle prostitute e qualora incinte, traghettarle con una lurida lancetta in una baraccopoli, farle partorire sotto stretto controllo e costringerle ad affidare i nascituri al sistema criminale che li venderà, si dice, a chi madre naturale non può essere.

Sono tanti i riferimenti alla storia della sacra famiglia e quindi della nascita di Cristo: su tutti la storia di Maria, che scoperto di aspettare un bambino, scappa dall’Erode moderno Zi’Marì per non farsi strappare via il figlio.

L’interpretazione di Pina Turco inizialmente nelle vesti di carnefice e poi nei panni della vittima è sorprendente e merita pienamente la nomination ai Nastri d’Argento 2019.

Dedico candidatura a mio marito Edoardo – dichiara ad OM – Se sono qui, adesso, così gioiosa, lo devo a lui”.