Gatto ucciso a Gioia Tauro, succede a scuola davanti ai minori

Avremmo voluto dirvi che è una bufala quella del gatto ucciso a Gioia Tauro, ma purtroppo è tutto vero


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Il gatto ucciso a Gioia Tauro sta facendo il giro del web, com’è giusto che sia: il colpevole della vicenda è un collaboratore scolastico dell’Istituto comprensivo ‘Pentimalli’, chiamato dalle insegnanti a liberare la palestra della Scuola primaria ‘E. Montale’ dall’animale affinché gli alunni potessero regolarmente svolgere la loro lezione di ginnastica. L’uomo, per garantire l’estromissione del gatto dalla struttura, lo avrebbe percosso in maniera molto violenta, fino a provocarne la morte, il tutto davanti agli occhi degli studenti, tutti minori. Dopo di che, il collaboratore scolastico avrebbe gettato il corpo esanime del quadrupede nei bidoni dell’immondizia collocati nel cortile dell’istituto, sempre in presenza degli studenti.

I Carabinieri di Gioia Tauro, in seguito ad una serie di accertamenti che avrebbero attestato la colpevolezza dell’uomo, ne hanno predisposto il deferimento in stato di libertà presso la Procura della Repubblica di Palmi. La segnalazione è pervenuta da Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, divenuta poi oggetto di denuncia da parte dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali). Dispiace dovervi informare che i fatti riportati sono realmente accaduti, e che non sono frutto di una delle tante fake-news che circolano in Rete. Avremmo voluto smentire la notizia, ma purtroppo, come riportato dal portale ‘osservatoriominori.org‘, siamo costretti a confermarla.

L’uccisione del gatto in quel di Gioia Tauro si è verificata nel concreto, al contrario di quanto qualcuno ha voluto pensare. Non c’è altro da aggiungere, se non il disgusto per il delitto, perché è di questo che si sta parlando, compiuto dal collaboratore scolastico, di cui avremmo di gran lunga preferito non dovervi affatto parlare. Per il gatto ormai non c’è nulla da fare, ma è giusto che l’uomo paghi per la barbarie commessa (colpire a morte un essere indifeso solo per scacciarlo da una palestra, tra l’altro in presenza di minori, è un atto che merita una punizione esemplare).