Ci sarà uno smartphone pieghevole Google? I responsi

Il colosso di Mountain View non sta pensando di lanciare nell'immediato uno smartphone pieghevole Google


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A margine del Google I/O 2019 se ne stanno sentendo di ogni, arrivando a dialogare anche in proposito di un probabile futuro smartphone pieghevole Google. Ne ha parlato Mario Queiroz, responsabile dello sviluppo dei Pixel, ai microfoni del noto portale CNET, affermando che l’azienda si sta occupando di realizzare prototipi di schermi flessibili, insieme a molte altre tecnologia di natura hardware, sebbene la commercializzazione di un device di questo genere appaia ancora molto lontana.

Al momento la società intende concentrarsi sui nuovi Google Pixel 3a e Pixel 3a XL, dispositivi alquanto economici (come da molto tempo non se ne vedevano nell’ambito dei prodotti griffati dal colosso di Mountain View), e per questo degni di una certa considerazione. Sarebbe un controsenso immergersi fin da subito in un progetto culminante in un dispositivo dal costo esorbitante, proprio nel momento in cui si sta cercando di proporre soluzioni più economiche, come richiesto dal pubblico stesso. Vero è che si tratterebbe di dispositivi completamente diversi, e quindi destinati ad utenti con esigenze agli antipodi, ma secondo la compagnia non è questo il momento di agire, scelta che, nel complesso, sentiamo di appogiare in pieno (chi di noi non farebbe lo stesso, potendo scegliere?). A detta di Google, disporre di uno smartphone in grado di dispiegarsi per aumentare la superficie visiva e tattile del display è cosa bella da vedere, ma non indispensabile, e da qui l’eventualità di ragionarci, ma solo per un prossimo futuro, e non di certo nell’immediato.

L’azienda californiana preferisce attendere, visto anche quanto successo col Samsung Galaxy Fold, il flessibile del colosso di Seul, che ha incontrato non pochi problemi lungo il suo cammino, costringendo perfino l’azienda a rimborsare le cifre relative ai pre-ordini, non potendo garantire un avvio immediato delle vendite (evidentemente i disguidi legati al display sono di una gravità tale da sospendere, anche se in via temporanea, i rifornimenti). Il destino sembra diverso, anche se non troppo, per conto del Huawei Mate X: nel caso specifico non sembrano esserci problemi, nonostante non se ne venderanno, in totale, più di 300 mila unità, come esplicitato dallo stesso produttore cinese in tempi non sospetti (si parla di 100 mila unità alla prima ondata, che via via saliranno fino a toccare quota 300 mila, soglia oltre la quale difficilmente ci si spingerà, a meno di sorprese clamorose).

Secondo alcune recenti indagini di mercato gli smartphone pieghevoli non riusciranno a ritagliarsi chissà quale fetta di utenti, arrivando nel 2023 – quando la tecnologia alla loro base dovrebbe ormai aver raggiunto una certa maturità – a rastrellare appena il 5% delle quote totali per quanto riguarda i dispositivi top di gamma (lo ha rivelato Gartner, non propriamente un’agenzia qualsiasi). Del domani non v’è certezza, questo è l’unico assunto da cui si dovrebbe partire, ma capiamo bene anche la posizione di Google, che preferisce mantenersi attendista rispetto ad un prodotto che potrebbe non decollare mai concretamente. Se dovesse esserci uno smartphone pieghevole Google, bisognerà comunque attendere molto. A voi sarebbe piaciuto che le cose andassero diversamente? Fatecelo sapere lasciando un commento all’articolo attraverso il box qui sotto.