Mahmood a Verissimo tra lezioni di dialetto sardo e arabo (video): “Stanco di parlare delle mie origini”

L'intervista di Alessandro Mahmood a Verissimo, il vincitore di Sanremo è "stanco di ricordare di essere nato in Italia"


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Per la prima volta dopo la vittoria a Sanremo in un programma di Canale5, Mahmood a Verissimo ha tirato le somme di questi ultimi mesi sorprendenti, in cui è passato dalla vittoria a Sanremo Giovani a quella del Festival vero e proprio.

Un successo arrivato come un tornado, l’ha definito il cantautore milanese, un’onda che l’ha travolto in modo inaspettato in pochissimo tempo, ma che è anche frutto di una gavetta lunga un decennio, visto che ha iniziato a scrivere le canzoni da adolescente e a prendere lezioni di musica sin da quando ha 18 anni, alternando al lavoro la passione per la musica, oggi diventata la sua professione.

Primo in classifica con l’album Gioventù Bruciata, Alessandro Mahmood si è detto stanco di dover rispondere a domande che riguardano le sue origini miste (madre sarda e padre egiziano), una polemica che continua a perseguitarlo dopo la vittoria: “All’inizio pensavo fossero solo domande dettate dalla curiosità, poi ho capito che c’era dietro altro ed effettivamente sono un po’ stanco di dover spiegare sempre di essere nato in italia, trovo inutile parlare continuamente delle proprie origini” ha chiosato il cantante.

Nato e cresciuto a Milano, a Gratosoglio, quartiere alla periferia sud, nell’intervista a Verissimo il cantautore si è cimentato in esempi di parole del dialetto sardo, ricordando come sia variegata la lingua dell’isola che ha dato i natali alla mamma: “A casa mia si è sempre parlato sardo, ma ho amici di Oristano che quando mi parlano in dialetto stretto non riesco a capire“. E a sua madre ha dedicato la vittoria sanremese, mentre con suo padre, cui è dedicato il brano Soldi in cui racconta il distacco conseguente alla separazione dei genitori, spiega di aver comunque mantenuto un rapporto negli anni. Il suo brano, contrariamente alle tendenze attuali della scena musicale, affronta il tema del denaro non come sinonimo di riscatto sociale ma dal punto di vista dei suoi effetti sui legami familiari: “Questa tematica è usata in ambito trap in modo molto materiale, io invece ci tenevo a raccontare come i soldi possano influire sui rapporti umani“. I versi d’amore in arabo della sua canzone, invece, sono stati l’occasione per accennare il brano a cappella.

La prossima sfida è l’Eurovision Song Contest di Tel Aviv, in cui rappresenterà l’Italia con una nuova versione di Soldi: “Mi sto già preparando psicologicamente” ha assicurato Mahmood, che intanto sta presentando il suo disco con gli instore in giro per l’Italia.