Solo a fine anno il modem libero? Il TAR così avrebbe deciso

La questione del modem libero destinata a non finire in tempi brevi: il TAR del Lazio rimanda ancora


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Il modem libero resta un argomento tabù, destinato a rimanere tale almeno fino al prossimo 23 ottobre. Passeranno 9 mesi prima di arrivare ad una conclusione, positiva o negativa che sia per i clienti. Come riportata il portale ‘DDay.it‘, lo ha stabilito il TAR del Lazio lo scorso 29 gennaio, con un decreto appositamente pubblicato in cui si esplicita il mancato accoglimento dell’istanza dell’AGCOM dello scorso 21 dicembre.

La delibera 348/18/CONS dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni si applicherà solo ai nuovi clienti, ma non a quelli che avevano già in essere un contratto con i vari operatori di telefonia fissa (che, purtroppo, non potranno vedere modificata la propria offerta con una equivalente, che li avrebbe liberati dal modem a pagamento). Come vi dicevamo, solo il prossimo 23 ottobre, data già in precedenza fissata, la questione verrà ufficialmente sciolta: sarà allora che il TAR si esporrà circa il ricorso presentato dai gestori telefonici, i quali premono con insistenza sul fatto che non si possa rinunciare al modem proprietario, in quanto componente fondamentale del proprio apparato.

A partire dal 1 dicembre scorso, la maggioranza dei provider si era adeguata alla nuova normativa, proponendo ai nuovi clienti la sottoscrizione di offerte nel cui contratto non sia incluso il modem proprietario a pagamento. In prossimità di Natale, il Consiglio di Stato accolse il ricorso presentato da TIM, e congelato in parte l’applicazione della delibera sopra citata (quella in cui si chiedeva il modem libero anche per i già clienti).

Ci è spiaciuto dovervi mettere al corrente di questi fatti, che di certo non faranno fare i salti di gioia a chi già pregustava di potersi a propria volta forgiare, da già cliente, del modem libero: ne riparleremo, se tutto va bene, il prossimo 23 ottobre, e quindi qualche tempo dopo l’estate.