Fallout 76 non sarà free to play: una svolta che avrebbe fatto bene al gioco?

Dopo la conferma di Bethesda sul fatto che non ci saranno modifiche, ci si domanda se queste sarebbero potute essere funzionali


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Sono stati primi mesi di permanenza sul mercato di certo non semplicissimi quelli vissuti da Fallout 76. Il nuovo capitolo della saga di Bethesda ha infatti modificato in maniera radicale la propria natura, orientandosi verso l’universo ludico prettamente online, con cambiamenti che hanno avuto un impatto importante sull’interno gameplay. Un salto nel buio tanto netto quanto quello operato dagli sviluppatori non poteva non portare problematiche dal respiro ampissimo, che si sono concretizzati innanzitutto in svariate debacle dei server. Ovviamente il tempo è il miglior medico in questi casi, con Fallout 76 che, nel corso delle settimane, ha beneficiato di svariate patch che hanno messo una toppa alle criticità, consentendo alla community di cominciare a godere (almeno in maniera ottimale) del titolo.

Le ultime ore hanno visto un fermento costante per l’ultimo capitolo della saga di Bethesda, con i rumor che si sono sparsi per la rete che riportavano della possibilità di una deriva Free to Play per il gioco. Le voci di corridoio sono state prontamente messe a tacere dagli stessi addetti ai lavori, che hanno riportato con i piedi per terra tutta quella massa di utenti che attendevano un’occasione del genere per fare il loro esordio nel mondo post apocalittico.

Ragionando a mente fredda, sarebbe stata una buona scelta oppure sarebbe stato un disastro annunciato?

Da un lato di certo l’ampliamento della community non avrebbe guastato a Fallout 76, visto l’abbandono da parte di una consistente fetta di utenti già dopo le prime settimane dall’uscita, complici le problematiche di cui abbiamo parlato in apertura. L’arrivo di una mole di giocatori dettata dall’abbattimento dei costi d’accesso d’altra parte avrebbe chiesto un maggiore sforzo sotto il profilo dei server, che avrebbero dovuto sorreggere un impatto notevole. Ugualmente da tenere in considerazione poi la potenziale frustrazione di chi per giocare a Fallout 76 ha speso tra i 30 e i 60€: un publisher che dopo qualche mese regala il proprio gioco perde parecchia credibilità anche in chiave futura, con buona pace degli eventuali introiti maggiorati derivati dalle microtransazioni. Certo, c’è la possibilità di “ripagare” la fedeltà degli acquirenti regalando vagonate di oggetti di ambito cosmetico, ma siamo sicuri che i fan sarebbero disposti a svendere il proprio titolo preferito in cambio di una manciata di skin e di oggetti decorativi?

Una manovra del genere è forse auspicabile tra qualche tempo, quando Fallout 76 avrà trovato la sua effettiva dimensione e si sarà ulteriormente stabilizzato. Fino a quel momento, va bene così.

Fallout 76

Piattaforme: PS4, Xbox One, PC

Data Uscita: Disponibile

Miglior Prezzo Amazon: 32,30€