I 5 videogiochi che hanno deluso le aspettative nel 2018

Tanti ottimi titoli rilasciati nell'anno che volge al termine, ma anche alcune cocenti delusioni

videogiochi deludenti

INTERAZIONI: 62

Siamo giunti alla fine del 2018 ed è quindi arrivato il momento di fare un bilancio per quanto concerne i videogiochi approdati sul mercato nel corso degli ultimi dodici mesi. Nelle ultime settimane l’attenzione è stata tutta per i diversi candidati al titolo di Game of the Year 2018 nei diversi ambiti (domani pubblicheremo i nostri vincitori), ma come al solito non poteva mancare una piccola panoramica di quelli che sono stati i titoli che, in un modo o nell’altro, chi più e chi meno, hanno deluso le aspettative delle rispettive community. Non stiamo parlando di videogiochi che hanno deluso su tutta la linea, la premessa è abbastanza chiara, ma di prodotti che sanno un po’ d’incompiuto.

Parto subito da quella che probabilmente è stato un oggetto indecifrabile per buona parte del suo sviluppo, vale a dire Fallout 76. Il nuovo capitolo della saga targata Bethesda, che per la prima volta si è affacciato sulla scena videoludica con dinamiche di gioco prettamente online: questo si è tradotto, in termini di mero gameplay, nello svuotamento del mondo di gioco dai canonici NPC (i personaggi non giocanti) e nel riempimento dello stesso di olonastri e note, che di fatto ne sostituivano la (stessa) funzione, quella narrativa. Un cambiamento che ha spaesato i fan storici della saga, e che, assieme alle magagne tecniche rappresentate da server instabili nel periodo successivo al lancio, ha minato la credibilità del prodotto e ne ha decimato la community.

Altro titolo che, dopo lo slancio iniziale, ha perso in poco tempo la sua verve è stato poi Sea of Thieves. Il titolo free roaming di stampo piratesco è stato per parecchio tempo già da prima del lancio sotto la lente d’ingrandimento della stampa mondiale e dei videogiocatori, e aveva l’arduo compito di soddisfare la voglia d’esclusive degli utenti di Xbox One. Il risultato è stato sì gradevolissimo, ma in poco tempo è venuta alla luce la ripetitività di fondo del gameplay, che di fatto offriva alla community sempre gli stessi elementi assieme a dei combattimenti piuttosto piatti, che si risolvevano nell’uso di spada e pistola. Un peccato per un titolo che avrebbe potuto offrire molto di più.

Al giro di boa troviamo Metal Gear Survive. L’annuncio di un nuovo prodotto che porta l’effige della serie ha senza dubbio destato l’attenzione dei fan, che però sono partito con le (dovute) titubanze del caso legate all’assenza in cabina di regia del deus ex machina Hideo Kojima. Un titolo che abbandona in toto le dinamiche stealth per fondare tutto il suo gameplay su quelle (annunciate già dal nome) survival. L’obbiettivo è infatti quello di resistere a ondate di zombie, difendendo la propria roccaforte con barricate e attingendo a piene mani dalla santa barbara. Il problema di fondo è proprio il fatto che, a parte qualche chiaro richiamo acustico, della serie cui fa riferimento questo gioco ha poco o (praticamente) nulla.

Gli appassionati di videogiochi di genere horror avevano poi individuato in Agony la risposta alle proprie richieste. Preghiere che sono state accolte solo in parte, visto il ridimensionamento dei contenuti gore del titolo, legate all’assegnazione severa del rating da parte dell’ESRB: gli sviluppatori hanno infatti dovuto rivedere numerosi elementi per rendere il gioco disponibile per una fetta d’utenza maggiore (passando quindi dai soli Adulti a contenuti Maturi, ndr), ma questo ha senza dubbio limitato la portata effettiva dell’esperienza ludica. A questo vanno aggiunti poi i diversi problemi tecnici (forte presenza di aliasing e frame rate non proprio stabile) che hanno fatto il resto e hanno relegato Agony nell’inferno videoludico.

Ultimo titolo che inserisco nella classifica dei videogiochi che hanno deluso in questo 2018 è The Quiet Man. Le premesse alla base del suo gameplay erano piuttosto interessanti – il protagonista è una persona sorda – ma la messa su schermo del tutto ha evidenziato numerosissimi problemi che hanno portato il titolo a divenire un esperimento tragicomico condito da voti della stampa internazionale indubbiamente non lusinghieri. A ben poco è servita la correzione di rotta operata dagli sviluppatori tramite un’adeguata patch, con la nave per il successo videoludico che era ormai bella che passata.

Sono secondo voi questi i peggiori videogiochi del 2018? O ce ne sono stati di peggiori? Scrivetecelo nei commenti!