Recensione WWE 2K19, il wrestling torna grande?

WWE 2K19 rappresenta un passo avanti per i giochi di wrestling.

wwe 2k19

INTERAZIONI: 52

WWE 2K19 e lo sviluppatore Yuke’s condividono un percorso da quasi 20 anni, fatti di alti e bassi per una delle serie di videogiochi wrestling più apprezzate. Da tempo però considero il franchise stagnante, troppo ancorato alle sue regole simulative che ne fanno perdere l’immediatezza. Questa nuova iterazione vuole però svecchiare il tutto, ci sarà riuscita? Sì, anche se non è esente da difetti.

Il primo che più mi ha infastidito: sebbene i menù siano molto più accattivanti rispetto al passato, la selezione del personaggio è pessima. Il roster è enorme (ci sono anche lottatrici femminili)e la scelta a scorrimento è scomoda, si poteva optare per un semplice tabellone. Un ritorno positivo è invece quello della modalità storia, chiamata Showcase, nella quale percorrere le gesta di Daniel Bryan, che torna sul ring dopo un grave infortunio.

Proseguire nella storia non significa solo vincere i match, ma completare degli obiettivi specifici certe volte abbastanza tediosi, ma in generale la storia si fa guardare. Il protagonista parte infatti dal basso e deve scalare la classifica, una storia di riscatto avvincente. Altro elemento cardine della serie che ho decisamente apprezzato è la possibilità di creare un personaggio con il grande editor messo a disposizione, ma anche di poter condividere con la community queste creazioni.

Tantissimi contenuti

Insomma gli appassionati di wrestling troveranno pane per i loro denti grazie anche alla modalità Universe, cioè il multiplayer locale o online. C’è anche la mitica Royal Rumble e anche la modalità che vede i lottatori nelle gabbie. L’ammontare della quantità di cose da fare nel gioco è così ampia che un appassionato potrebbe inizialmente perdersi.

Torna anche il sistema di crediti che si accumulano vincendo i match. Questi li ho usati ad esempio per sbloccare mitici personaggi come Randy Savage e Big Boss Man, ma ce ne sono moltissimi altri che possono essere utilizzati. Sì, ci sono le casse premio ma sinceramente non le ho neanche sfiorate con denaro reale, ma è possibile acquistare per chi le vuole. In ogni caso sono accessibili anche in-game, giocando.

Ancora simulazione

Il primo approccio per una persona che si avvicina a WWE 2K19 non è dei migliori: il gameplay sembra legnoso, i lottatori pare che non rispondano quasi ai comandi. Ovviamente non è così: lo sviluppatore rimane su un approccio simulativo, anche se si tratta di uno sport che punta nettamente sullo spettacolo. Il risultato è che il sistema di combattimento va approfondito per essere apprezzato.

Tutto è basato sulla tempistica dei colpi: se il proprio non va a segno è l’avversario ad attaccare e si rimane fermi lì, impalati e senza la possibilità di controllare il personaggio. Ho dovuto quindi imparare una combinazione di tasti abbastanza complessa per proseguire e a parte i payback, delle abilità speciali che donano spettacolarità, avrei di gran lunga apprezzato un’approccio più arcade al combattimenti.

Tecnicamente è da urlo

WWE 2K19 è graficamente un dei migliori giochi del genere. La complessità poligonale dei lottatori è ottima, le entrate personalizzate di ognuno invece permettono di entrare nell’atmosfera del combattimento. Giocare poi con Ultimate Warrior, il mio personaggio preferito degli anni ’80 e ’90, non ha prezzo: è proprio lui, dalla camminata alle animazioni, da questo punto di vista è stato fatto un buon lavoro.

Resta il fatto che WWE 2K19 è un ottimo gioco anche se è pensato soprattutto per appassionati. Mi auguro che l’anno prossimo diventi più immediato nei controlli e quindi in definitiva più spettacolare.

PRO

CONTRO

Voto: 7/10