Ci mancava la bufala dei 229 missionari cristiani sotto forma di catena Facebook, che sarebbero stati condannati a morte dagli islamici afghani nella giornata di domani pomeriggio (di chissà quale imprecisato giorno, visto che il messaggio ritorna prepotente a più riprese, senza fornire alcun dettaglio a riguardo). La comunicazione porta la firma di Judith Carmona, un missionario di Chihuahua che si troverebbe in Africa, e che inviterebbe tutti i fedeli alla preghiera. Ovviamente lo scopo del messaggio è quello di saltare di profilo in profilo, per germinare e diffondersi.
Non è la prima volta che sentiamo parlare della bufala dei 229 missionari cristiani condannati a morte dagli islamici afghani: la stessa fake-news era circolata su Facebook lo scorso aprile, e prima ancora, anche se in lingua spagnola e con qualche piccola variante nel testo, nell’ottobre e nell’aprile 2017. Il succo della questione non cambia affatto, pensateci un attimo: credete che se la notizia dei 229 missionari cristiani condannati a morte fosse vera e fondata, non sarebbe stata giustamente ripresa da tutti i media nazionali ed internazionali? Invece niente, non se ne parla affatto, se non sui social, chiaramente come bufala. I fatti che accadono giornalmente nel mondo sono gravi, ma questa è un’invenzione, non c’è nulla di vero che possa sorreggere la tesi.
Vogliamo ribadirvi, ancora una volta, la questione: la maggior parte dei messaggi circolanti su Facebook o WhatsApp (così come su tutti gli altri canali social, soprattutto se provenienti da profili non verificati) corrispondono a delle menzogne, che fareste bene a non condividere (in alcuni casi, oltre a farvi portavoce di falsità, potreste anche rimetterci soldi vostri, comunicando incautamente i vostri dati bancari al primo delinquente di turno). La bufala dei 229 missionari cristiani potrebbe tornare nei prossimi mesi, e ricreare la stessa catena Facebook, menzognera ed in quanto tale pericolosa: state attenti a non caderci.