Le lacrime di Asia Argento a Non è l’Arena sul caso Bennett (video): “Spero di tornare a X Factor, l’Italia mi vuole”

La versione di Asia Argento a Non è l'Arena sul caso Bennett, dal rapporto sessuale con l'attore alla speranza di restare giudice di X Factor 12

Asia Argento a Non è l'Arena

INTERAZIONI: 128

Alla sua prima intervista in Italia dopo l’esplosione del caso Bennett, Asia Argento a Non è l’Arena ha rivendicato la sua totale innocenza fornendo la propria versione dei fatti sull’ormai chiacchieratissimo episodio avvenuto nel 2013 in un hotel di Marina Del Rey in California col giovane attore che oggi la accusa di stupro.

Una settimana dopo l’intervista rilasciata in esclusiva da Jimmy Bennett proprio a Massimo Giletti, lo stesso conduttore ospita l’attrice perché racconti la propria verità. La Argento spiega di non aver mai abusato del minorenne Bennett, ma di aver avuto un rapporto che è nato su iniziativa del ragazzo, di aver cercato di aiutarlo perché a conoscenza dei suoi problemi e di averlo sempre considerato un figlioccio in difficoltà.

La figlia di Dario Argento non trattiene le lacrime spiegando di volersi riprendere la sua vita dopo questo putiferio: l’attrice ha aver raccontato quanto accaduto con l’allora diciassettenne Bennett, che non vedeva dai tempi del film Ingannevole è il cuore più di ogni cosa del 2004 in cui avevano recitato i ruoli di madre e figlio, ribadendo la sua innocenza.

Ma l’intervista parte dal caso Weinstein, che ha visto la Argento tra le prime accusatrici dell’ex tycoon di Hollywood rivelatosi un predatore seriale.

Mi è saltato addosso, non è neanche un adone, come si vede da questa foto. Ho sentito che mi ha rubato la mia innocenza, di ragazza, in quel senso lui ha vinto. Ad ogni prima dei miei film, a Toronto a Cannes a Venezia, si presentava col suo fotografo. Sapeva a chi aveva fatto violenza, era scaltro, e chiamava il suo paparazzo per immortalare una foto sorridente con la vittima. Era una specie di stalker che si presentava di notte alla porta: un orco, io ne avevo paura. Mi ha offerto gioielli, una pelliccia, un appartamento, ho sempre detto di no.

A chi la accusa di aver intrattenuto con Weinstein rapporti amichevoli dopo lo stupro, la Argento risponde precisando che ci sono stati errori nel resoconto di Ronan Farrow sul New York Times che ha dato il via al caso.

Farrow sul NYT ha scritto falsità, non vivevo con Weinstein, non sono mai andata a cena né ho mai dormito o vissuto con lui come Farrow ha scritto in un capitolo, ecco come il giornalismo può rovinarti. E non ho mai lavorato più con lui dopo lo stupro

E a chi invece la accusa di essersi fatta pubblicità, la Argento replica sostenendo di aver avuto paura dell’esatto contrario, ovvero di esporsi in modo così pericoloso da non trovare più occasioni professionali negli ambienti del cinema.

Lo sapevo che avrei fatto la kamikaze ma era necessario perché quello che facevano le colleghe non era la ribellione politica di cui c’era bisogno. Ho pensato che non avrei più lavorato, ma avevo sentito tante donne da ottobre a maggio che mi raccontavano abusi sessuali, ero sconvolta. In privato un’attrice mi ha chiamata, ma non dico il suo nome, volevano che firmassi una lettera ma era una lettera di babbo natale, non si cambia il sistema senza fare i nomi.

Sul caso Bennett, la Argento ribadisce quanto dichiarato già in un’intervista alla Daily Mail Tv subito dopo le parole del giovane a Non è l’Arena, difendendosi dall’accusa di aver abusato di lui e richiamandolo alle sue responsabilità, ma raccontando quel rapporto brevissimo anche concedendosi qualche risata.

Per me era come un figlio perduto, mi disse: “verrò a Los Angeles” e mi chiese di studiare un copione come ai vecchi tempi ma lui arriva e non l’aveva neanche portato. Non sapevo che fosse minorenne, pensavo fosse diciottenne perché me lo aveva anche detto. Non è vero ci fosse un accompagnatore, è salito da solo e aveva anche sbagliato ascensore, quando lo vedo è diventato un uomo, ecco perché gli ho preso il viso tra le mani. Sì quello è vero, perché aveva la barba, non lo riconoscevo. Aveva uno sguardo vitreo, come tanti ragazzi che dopo i 13 anni non lavorano più, problemi con i genitori, li ha anche denunciati, mi ha messo tristezza. Gli ho proposto un piccolo ruolo in un film indipendente. È lì che si illuminò e ci abbracciammo: lui, con ormoni da ragazzo, è impazzito. È difficile da raccontare, rido ma è anche una cosa traumatica. Questo mi ha congelata, mi è saltato addosso, mi ha messo di traverso sul letto, ha fatto quello che doveva fare senza preservativo, sarà durata due minuti, come un coniglio, io gli ho detto: “come ti è venuta questa cosa”, e lui: “eri il mio sogno”, e si è fatto questo selfie. Lo invitai a pranzo per normalizzare la situazione, cercando di normalizzare questo momento anormale in cui ero stata assaltata. La foto? Sono più traumatizzata io… mi sono sentita usata, ho pensato: “farà vedere che è andato con la milf di turno”. Poi al ristorante era tornato il bambino a cui volevo bene.

Infine, la speranza di non perdere il ruolo da giudice a X Factor 12: Sky ha deciso di estrometterla dai Live Show, ma l’opinione pubblica sembra più favorevole ad una prosecuzione della sua partecipazione al programma, anche per via della competenza e della dedizione dimostrate al tavolo della giuria nella fase delle Audizioni.

Vorrei tornare a X Factor, riappropriarmi della mia vita, perché i miei figli sono fieri di me, perché l’Italia mi vuole e perché non ho fatto nulla di ciò di cui vengo accusata.

Intervista in video dal minuto 1:52:46.