Una scheggia il Samsung Galaxy S10 con modello 5G ma in edizione limitata?

I tempi saranno maturi ma tecnologia a bordo di un numero limitato di unità, ecco perché

Samsung Galaxy S10

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Le aspettative relative al Samsung GAlaxy S10 sono copiose: l’ammiraglia 2019 sarà probabilmente quella della svolta che decreterà ancora il predominio del produttore nella produzione di smartphone o sancirà piuttosto il sorpasso di Huawei nel mercato della telefonia mobile. I progettisti stanno di certo lavorando sodo per garantire feature esclusive e uniche per la prossima ammiraglia in questi mesi: tra queste, secondo un nuovo rapporto riportato da TheAndroidSoul, la compatibilità con le nuove reti di connessioni 5G.

Il futuro Samsung Galaxy S10 sarà dunque velocissimo nella navigazione internet, potendo contare sul più potente segnale 5G rispetto a quello 4G e 4G+ (attuale standard presente su tutte le ammiraglie Android e non solo). La nuova tecnologia per le connessione non è ancora pronta nel mondo (ed in particolare in Italia l’asta per le frequenze e i relativi lavori sono ancora ad uno stadio embrionale). Eppure il produttore sudcoreano, ad inizio 2019, vuole mostrarsi già pronto alla rivoluzione e con una marcia in più rispetto ai concorrenti.

Tutte le varianti in arrivo per il Samsung Galaxy S10 supporteranno il 5G? Sembrerebbe proprio che la variante standard continuerà a non andare oltre il 4G. Al contrario, sarà l’esemplare Plus a proporsi nella nuova veste più innovativa e per questo e pure per altri benefit di natura hardware costare di più rispetto al collega.

L’uscita del Samsung Galaxy S10 probabilmente avrà luogo tra fine febbraio e inizio marzo, nella finestra temporale riservata al Mobile World Congress di Barcellona, divenuto oramai un appuntamento quasi fisso per le ammiraglie Samsung appunto. Proprio la tecnologia 5G per il produttore dovrebbe essere pronta dopo il 5 marzo ma sarebbe appannaggio di un numero non superiore alle 2 milioni di unità di device. L’edizione limitata si renderà necessaria per l’impossibilità, da parte delle reti mobili degli operatori di tutto il mondo, di sostenere la tecnologia per la presenza di un numero di impianti dedicato ancora ridotto.