Ci spiace informarvi che quella del ragno violino non è affatto una bufala, bensì una triste realtà. Come riporta ‘Il Messaggero‘ (ne parlammo anche noi non troppo tempo fa) vi è un’alta concentrazione della presenza dell’aracnide nella città di Roma (parte sud), più precisamente in prossimità di via Ardeatina e via Laurentina, a cavallo delle zone residenziali più vicine alla campagna.
Il nome dell’animale è ‘Loxosceles rufescens’: lo stesso presenta una colorazione marroncina, tendente al giallognolo, con una lunghezza compresa tra i 7 ed i 10 mm, zampe lunghe e sottili rivestite da peli e sei occhi, raccolti in tre coppie. Il ragno non è particolarmente amante della movida, tant’è che vive spesso nascosto, fino a che non decide di attaccare le sue vittime.
Non una bufala quella del ragno violino, visto anche il monito di Fabrizio Pregliasco, noto infettivologo e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano. Sebbene sia poco incline ad attaccare, l’aracnide, quando si incattivisce, può iniziare a mordere gli esseri umani, generando prurito e rossore, ma anche un senso di bruciore e delle allergie, in alcuni casi. Se punti, i soggetti possono anche non accorgersene affatto, ed avvertire i primi sintomi nelle ore successive al morso. L’intervento eventuale dei batteri anaerobi aggravano poi la situazione, generando possibili problemi alla pelle, ai muscoli interessati e perfino ai reni.
I primi segnali della puntura potrebbero anche sopraggiungere a distanza di due giorni dal morso: a quel punto occorre dirigersi d’urgenza in ospedale (meglio se provvisto di un centro anti-veleni), avendo cura di schiacciare l’animale e portarlo con sé, oppure di scattargli una foto per esibirla al medico di turno. Lo ripetiamo, non una bufala quella del ragno violino, la cui presenza si è intensificata per l’esplosione improvviso del caldo e dell’afa di questi giorni (condizioni più favorevoli all’animale). Dove potreste trovarlo? Nei solai, ma anche all’interno di scarpe e cassettoni della biancheria.