Sono trascorsi tre anni dall’avvento di Rocket League sul mercato videoludico, ma i fan del titolo sviluppato dai ragazzi di Psyonix non sembrano averne mai abbastanza: era il mese di luglio del 2015 quando il particolarissimo gioco che univa la frenesia del racing game arcade al tecnicismo del calcio si palesava sulla scena, approdando gratuitamente sulle console di tutti coloro che avevano attivo un abbonamento al Playstation Plus di Sony, con la Instant Game Collection che si arricchiva di una perla di raro valore.
A distanza quindi di tanto tempo dalla sua prima apparizione, Rocket League continua a far registrare numeri interessanti, per quanto ovviamente il tempo abbia un po’ raffreddato gli entusiasmi dei casual gamer, la cui attenzione è stata facilmente catturata da altri prodotti di richiamo rilasciati più recentemente. Il compito di Psyonix è ovviamente quello di riportare la situazione alla normalità (almeno quella vista dalla loro prospettiva, ndr), e alcuni cambiamenti erano quindi necessari per dare nuova verve al proprio pargoletto.
La scelta adottata per Rocket League sarebbe quella di emulare un altro prodotto di assoluto impatto mediatico del calibro di Fortnite, con gli sviluppatori che hanno pensato bene di confezionare un’offerta che si differenzierà tra gratuita e premium a pagamento: la seconda ovviamente prevederà un esborso una tantum che permetterà una progressione e un level up più regolare.
Ogni pass di Rocket League avrà la durata di una manciata di mesi, alla stregua di quanto avviene in Fortnite: non è ancora dato sapere se il pagamento una tantum varrà per la singola stagione o se il “Rocket Pass” consentirà di avere accesso indiscriminatamente a tutti i contenuti premium futuri del gioco. Sotto questo punto di vista, infatti, gli sviluppatori non si sono ancora sbilanciati, con le soluzioni che sono in fase di studio e verranno annunciate ufficialmente nel corso delle prossime settimane.
Il tutto fa il paio con le intenzioni di Psyonix di aprire i “confini” di Rocket League, con la possibilità di sfide cross platform che potrebbe palesarsi a breve.