Far Cry 5 Recensione, il Montana come non l’avete mai visto

Ubisoft porta uno dei suoi franchise di punta su suolo statunitense: scommessa vinta?

Far Cry 5

INTERAZIONI: 30

Confrontarsi in sede di recensione con un titolo del calibro di Far Cry 5 potrebbe sembrare erroneamente facile nel corso delle prime battute: è uno di quei titoli che si ama o si odia per il proprio modo di essere, un fattore che nel corso degli anni – e con il succedersi dei diversi capitoli – ha creato una sorta di spaccatura nella community di giocatori. Da un lato troviamo i puristi della serie, soddisfatti dalla riproposizione (con le dovute variazioni sul tema) di una formula ormai più che collaudata; dall’altro ci sono invece i fanatici dell’innovazione, che malvedono il ritorno di elementi dai predecessori. Chi avrà accontentato Far Cry 5?

A ognuno il suo credo

Le premesse alla base del nuovo capitolo della serie Ubisoft sono ormai più che note: in sede di pubblicizzazione del titolo infatti il colosso francese non ha fatto mistero della trama del gioco, che porterà gli utenti a vestire i panni del vice sceriffo di Hope County, una tranquilla (un tempo, almeno, ndr) zona del Montana che negli ultimi tempi ha visto l’insediamento e la “conquista” dei suoi territori da parte di un culto religioso che non lesina sulla violenza, il Progetto Eden’s Gate. A capo della combriccola di farabutti dal discutibile credo troviamo Padre Joseph Seed, quello che a tutti gli effetti può essere considerato un vero e proprio santone, che trova nel suo parentame i tre sottoposti ideali, con cui gli utenti dovranno confrontarsi in altrettante aree della mappa nel corso dell’avventura di Far Cry 5. Tutto si svolge quindi in una mistica mistura (scusate il gioco di parole, ndr) tra sacro e profano, con Eden’s Gate che fa un uso più che importante di una droga, il Gaudio, per influenzare i propri adepti e spingerli oltre ogni limite della decenza etica e morale.

Il tentato arresto di Padre Joseph porterà a conseguenze drastiche, che tramuteranno quella che si prospettava come una passeggiata di (molto poca) salute in un vero e proprio viaggio dell’eroe, con il novellino di turno (voi, ndr) che avrà l’arduo compito di ripulire l’intera mappa di Hope County prima di poter avere il definitivo faccia a faccia con il cattivone di Far Cry 5.

Tutti insieme appassionatamente

Fondamentale come sempre la crescita del protagonista di Far Cry 5,. che si concretizza in questo capitolo attraverso i tratti, punti accumulabili ottemperando alle richieste di precise sfide (superare una determinata soglia di uccisioni con le varie armi o scuoiare la fauna locale, ndr) che consentiranno di avere accesso a una serie di benefici che renderanno al permanenza a Hope County meno dura. Il passaggio da novellino a vera e propria cariatide del Montana passa quindi dal combattimento sul campo, con i pericoli del suolo statunitense che forgeranno uomini rudi e pronti veramente a tutto.

Se questo poi non dovesse bastare, niente paura: uno degli elementi più curati in assoluto in Far Cry 5 è stato senza ombra di dubbio il combat system. E se da un lato infatti i nemici non differiscono poi tantissimo tra loro, con categorie ben definite che in fin dei conti si ripresentano sostanzialmente inalterate scontro dopo scontro, dall’altro c’è da dire che la possibilità di mettere assieme un proprio personalissimo commando (con un massimo di due alleati) è cosa parecchio intrigante. Se infatti i propri compagni d’armi non risultano essere coriacei – siano quelli reclutati tra gli ostaggi liberati o i personaggi collegati a doppio filo alla storia principale – al pari del nostro vice sceriffo, finendo numerose volte al tappeto con necessità di rianimazione rapida, dall’altro bisogna ammettere che poter evitare il respawn in caso di ferite mortali (potendo contare sul reciproco aiuto) non spiace affatto. Le armi dal canto loro risultano essere adeguatamente differenziate e caratterizzate, con i vari punti di compravendita che consentono di abbinargli accessori imprescindibili quali mirini, silenziatori e skin particolarissime, che renderanno ogni arsenale diverso dall’altro.

Caccia, vendi, compra!

Tantissime le attività pronte a prendere vita in questa quinta iterazione della fortunata serie Ubisoft. Come da canoni, totale è infatti la libertà d’azione concessa ai giocatori, che potranno interfacciarsi a proprio piacimento con la storyline, affrontando le missioni principali in qualsiasi momento si voglia e sfruttando il tempo (di gioco) a propria disposizione per vivere appieno l’esperienza offerta da Hope County. Oltre alle missioni secondarie, sparpagliate in lungo e in largo all’interno della mappa, i giocatori potranno prender parte a delle vere e proprie cacce al tesoro (scorte da prepper), liberare i canonici avamposti, distruggere i punti di controllo della setta di Eden’s Gate oppure donarsi totalmente al reperimento e al recupero dei collezionabili nascosti dagli sviluppatori nel Montana videoludico di Far Cry 5. Un ruolo di assoluto rilievo lo assume poi tutto quanto concerne la caccia e la pesca, fondamentali per raccimolare risorse da rivendere per conio sonante, utile a sbloccare la più variegata risma di beni, dalle armi ai veicoli (terresti, acquatici e aerei). Proprio questi ultimi si differenzieranno per quantità e qualità, e riusciranno a gratificare ogni diversa tipologia di giocatori, che avranno sempre a propria disposizione il mezzo perfetto per ogni occasione, con i prediletti (ne siamo sicuri) che finiranno per essere ben presto elicotteri e aerei, imprescindibili per raggiungere posti assai distanti tra loro a Hope County.

Back in time

Il multiplayer di Far Cry 5 offre numerose soddisfazioni sotto i più svariati profili: ad affiancare infatti la modalità cooperativa, che consente di affrontare le missioni della trama assieme ai propri amici (o anche a persone casualmente reperite in rete), troviamo infatti la Modalità Arcade che, nel più puro stile dei cabinati anni ’80, lancia i giocatori in arene dal non-sense più spinto. Grazie al ricchissimo editor allestito dai ragazzi di Ubisoft infatti, quelle che si avranno a disposizione saranno le creazioni più fantasiose provenienti dalla community, con le regole del gioco che saranno ampiamente specificate nelle fasi antecedenti l’inizio delle velleità, e con i giocatori che potranno fare affidamento su armamentari ben definiti e non personalizzabili, sebbene nella stragrande maggioranza dei casi ci sia la possibilità di scegliere tra selezioni multiple di combinazioni.

Il tutto fila via in maniera alquanto snella, con le partite che non si focalizzano sulla pulizia o la precisione ma che fanno del caos più totale il proprio punto nevralgico.

Panorami da Instagram

Visivamente, Far Cry 5 risulta essere una vera e propria gioia per gli occhi: numerosi sono gli scorci paesaggistici degni di nota, apprezzabili dalle più disparate angolazioni e a diversi orari, merito dell’alternanza giorno/notte che consente al Montana di essere baciato ugualmente dal sole o dalle stelle. Ottima anche la caratterizzazione dei diversi personaggi che si pareranno sullo schermo nel corso delle cosiddette cut scene, con le animazioni facciali che permetteranno un grado di immedesimazione nell’esperienza ludica assolutamente fuori dal comune, complice un recitato sublime. La soundtrack dal canto suo accompagna degnamente i giocatori di Far Cry 5 per tutta l’avventura, con le musiche country sparate dalle autoradio che faranno il paio con quelle della setta di Eden’s Gate dalle tonalità maggiormente religiose. Silenzio assoluto invece negli abitacoli di aerei ed elicotteri, dove a farla da padrona sarà il rumore di rotori e motori, unitamente alle armi fisse, che sapranno dispensare piombo a profusione sui nemici volanti o appiedati. Certo, nel corso della nostra prova non è mancato il palesarsi di alcuni bug, sebbene non si sia trattato di qualcosa che abbia inficiato in maniera grave l’esperienza ludica.

Conclusioni

In sostanza Far Cry 5 risulta quindi essere un’esperienza ludica altamente soddisfacente, che garantisce un cospicuo numero di ore di gioco prima di poter vedere i titoli di coda, un conteggio che va quantomeno raddoppiato qualora ci si voglia confrontare con ogni singolo aspetto del gioco. Un more of the same arricchito di piccole chicche che riesce a gratificare qualsiasi tipologia di giocatore, non esponendo il fianco a critiche di sorta grazie a una quantità di contenuti davvero fuori dal comune.

Pro

Contro

VOTO FINALE: 9/10