God of War abbraccia meccaniche RPG, i motivi della scelta di Santa Monica

Un titolo che si dimostrerà essere totalmente diverso rispetto ai predecessori, con un gameplay molto più profondo.


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Cambiare una formula videoludica tanto apprezzata come quella della serie God of War non dev’essere stato facilissimo per gli sviluppatori: abbandonare la strada vecchia (e fortunata) per la nuova è sostanzialmente un vero e proprio salto nel vuoto, vista la facilità con cui gli aficionados tendono a storcere il naso di fronte alla novità (basti pensare a quanto accaduto progressivamente con la serie Resident Evil, ndr). Certo è però che negli studi di Santa Monica non sono di certo degli sprovveduti, e ogni modifica rispetto ai canoni della saga è stata ponderatamente pesata prima di essere resa effettiva.

Ecco quindi che il nuovo God of War, in arrivo sugli scaffali tra meno di un mese, si presenta in una veste assolutamente nuova che lo pone nella categoria dei titoli di stampo action con una spruzzata sostanziosa di RPG. La scelta degli addetti ai lavori è stata esplicata in una lunga intervista rilasciata a Geekculture, in cui Santa Monica ha affermato di aver voluto consciamente abbandonare i binari che guidavano le azioni dei giocatori nei precedenti capitoli della saga per abbracciare un combat system che prendesse in conisderazione una serie di elementi finora inediti.

Un esempio sono tanto le skill di Kratos, tra offensive e difensive, tanto quelle degli avversari che si pareranno sul cammino degli utenti, con i giocatori che avranno l’onere di pesare bene le proprie capacità prima di lanciarsi a capofitto in situazioni che potrebbero risultare spinose. Utile in tal senso miscelare sapientemente tutti gli strumenti a propria disposizione, dallo scudo all’ascia, passando per il corpo a corpo e le abilità di Atreus.

Insomma, un titolo che punta in maniera preponderante sulla strategia nel corso dei combattimenti questo prossimo capitolo di God of War, il cui esordio sul mercato è programmato, lo ricordiamo, per il 20 aprile: pronti a tuffarvi di petto nella mitologia norrena?

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