La battaglia per lo scettro di miglior Battle Royale tra PUBG e Fortnite si fa sempre più avvincente a ogni giorno che passa. I due titoli affrontano infatti un gameplay speculare in maniera assai differente, riuscendo a cogliere il favore di diverse frange di utenti a seconda della voglia di un’esperienza maggiormente simulativa o di una più “leggera”.
Se Fortnite è disponibile per tutte le piattaforme videoludiche di maggior richiamo (su Switch potrebbe arrivare a breve, ndr), PUBG è invece riservato a tutti quei giocatori che hanno scelto di porre le proprie basi sui sistemi marchiati Microsoft, vale a dire PC e Xbox One.
Le novità in merito al Battle Royale targato Bluehole erano attese da tanto tempo, e finalmente gli sviluppatori hanno deciso di gettare un po’ di luce su quello che sarà il prossimo futuro del titolo, e che andranno a fare il paio con il già promesso nuovo sistema anti cheat.
Una delle caratteristiche principali che potrebbero prendere vita in PUBG nelle prossime settimane è il nuovo sistema di matchmaking, basato sul ping: “Gli utenti con ping più bassi avranno la priorità – hanno affermato gli sviluppatori, che lo hanno poi definito un “metodo sperimentale” – Migliorerà l’esperienza di gioco in generale dividendo in gruppi piuttosto che limitando la connessione a seconda del ping”.
Il tutto sembrerebbe essere già pronto a entrare in fase di test nel corso di questa stessa settimana, sebbene gli addetti ai lavori non sembrino ancora in grado di produrre date certe.
Tanto il lavoro alle spalle della prossima mappa di gioco, che sarà disponibile a partire dal mese di marzo, con gli sviluppatori che stanno investendo tantissime energie per evitare le polemiche che sono seguite alla pubblicazione di Miramar.
Uno sguardo più generale sulle prossime manovre di Bluehole su PUBG sarà possibile darlo proprio nel mese di marzo, quando gli sviluppatori condivideranno con la propria community la roadmap effettiva dei contenuti in procinto di essere rilasciati nei prossimi mesi.