Utenti Samsung Galaxy S8 non soddisfattissimi di Oreo: manca il Project Treble

Bene, ma non benissimo il Samsung Galaxy S8 con l'aggiornamento Oreo: non c'è il Project Treble

Samsung Galaxy S8

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La bella notizia dell’arrivo di Oreo stabile sul Samsung Galaxy S8 si accompagna ad un fattore un po’ meno bello, e che di certo piacere non farà agli utenti più accorti alle ultime soluzioni software concepite dal quartier generale di Mountain View. Ci riferiamo a Project Treble, il sistema che in futuro permetterà di velocizzare il processo di aggiornamento dei dispositivi Android, che ci auguravamo potesse fare la propria comparsa anche sul Samsung Galaxy S8 a partire proprio dall’innesto dell’ultima versione biscottata.

Come riportato da ‘galaxyclub.nl‘, purtroppo il rilascio del pacchetto XXU1CRAP per gli esemplari tedeschi (che ricordiamo essere arrivato, per adesso, solo via OTA, ed in esclusiva per quei possessori che avevano aderito al programma beta) ha significato dire addio per sempre alla speranza che l’upgrade potesse prevedere il supporto alla tecnologia (la cui assenza già pesava in tutte le beta che hanno preso a susseguirsi nel corso del relativo programma).

Un verdetto quasi preannunciato, ma che abbiamo sperato il produttore asiatico potesse ribaltare in ultimo, come invece non è stato. Per chi non lo sapesse, Project Treble prevede la ripartizione dell’OS in due parti: il core del sistema (framework Android) ed i driver secondari (ovvero quelli gestiti dai vari OEM), in modo da snellire di molto i tempi di aggiornamento.

L’inclusione del supporto dovrà essere garantita a partire dai dispositivi equipaggiati nativamente con Oreo (in tal senso non c’è da temere l’esclusione del Samsung Galaxy S9, che dovrebbe prevedere l’integrazione del sistema modulare fin dal debutto), ma non era da considerarsi un imperativo inappellabile per quel che riguarda i dispositivi di precedente generazione.

Vedremo cosa deciderà di fare l’azienda asiatica col Samsung Galaxy Note 8, per cui tutto è ancora in ballo, a differenza di quanto appena fatto col Samsung Galaxy S8, i cui possessori dovranno dire addio per sempre alla tecnologia (ed con essa alla celerità di distribuzione dei prossimi aggiornamenti).