Niente rimodulazioni Tre Italia per ritorno alla fatturazione mensile? La nota ufficiale del 22 gennaio

Nessuna brutta sorpresa per il momento per i clienti del vettore? Possibile ritorno alla vecchia fatturazione indolore.

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Non arriveranno rimodulazioni Tre Italia per il necessario adeguamento alla fatturazione mensile dovuto alla Legge 4 dicembre 2017, n. 172? Per il momento, giungono ottime notizie dall’operatore mobile che proprio oggi 22 gennaio ha pubblicato sul suo sito internet una nota informativa per i suoi clienti in cui affronta la questione più che calda, rendendo note le sue intenzioni ai clienti.

Come è noto a tutti, grazie all’applicazione della norma su riportata, anche gli operatori mobili saranno costretti entro il prossimo 4 aprile a ritornare alla cara e vecchia fatturazione mensile in luogo di quella ogni 4 mesi che ci ha accompagnato per fin troppo tempo. Abbiamo già dato notizia delle ultime decisioni di Vodafone che farà il grande passo dal giorno 25 marzo, in anticipo dunque ma maggiorando la spesa mensile per i clienti. L’operatore Tre, almeno al momento di questa pubblicazione, sembra invece andare verso tutt’altra direzione.

Tre Italia annuncia che la fatturazione tornerà mensile il prossimo 24 marzo, dunque sempre in anticipo rispetto alla data ultima del 4 aprile e cosa ancora più importante, le tanto temute rimodulazioni forse non arriveranno. Nella nota riportata direttamente sul sito del vettore, in effetti, si legge che solo in caso di modiche delle condizioni dell’offerta, verranno inviate comunicazioni personalizzate. Certo quanto scritto non debella il rischio in maniera definitiva ma, almeno per il momento, sembrerebbe che i clienti interessati possano dormire sonni tranquilli.

Sempre nella nota di Tre Italia relativa al ritorno alla fatturazione mensile, ecco che si invitano i clienti a contattare il numero di assistenza 133 per ottenere tutte le informazioni  del caso. Non c’è alcun riferimento al diritto di recesso del vettore ma appare in questo caso alquanto superfluo visto il non riferimento a modifiche contrattuali a sfavore degli interessati. Vedremo se le cose resteranno tali fino al prossimo marzo o se nel frattempo, inaspettate, giungeranno le tanto temute rimodulazioni con aggravio della spesa telefonica mensile.