Resident Evil 2 si prepara al remake, un ritorno necessario ai fasti del passato

A un solo giorno di distanza dalla ricorrenza del ventennale, diamo uno sguardo al passato e al possibile futuro che attende il brand

Resident Evil 2

INTERAZIONI: 7

La domanda che tutti i fan dell’horror di stampo videoludico si stanno facendo in queste ultime settimane è indubbiamente una: Resident Evil 2 tornerà sulla scena con un remake? Tanta è l’attesa per un possibile e pronosticabile ritorno sugli scaffali dello storico secondo capitolo della saga targata Capcom, che potrebbe in questo modo celebrare degnamente i vent’anni dal suo avvento originale sul mercato.

Una storia fatta di alti e bassi quella del brand, che ha vissuto il suo momento d’oro indubbiamente negli anni novanta e nei primi anni del duemila salvo poi operare alcuni cambi di registro che hanno fatto storcere il naso alla frangia più estremista dei fan. È il caso di Resident Evil 4, il primo capitolo della serie ad abbandonare le telecamere fisse in favore di una ben più intuitiva inquadratura da tergo, che permetteva di tenere sempre sotto controllo la situazione dinanzi all’alter ego dei giocatori (in quell’occasione, Leon Kennedy, ndr). Certo, a risentire del cambio di regia è stato l’intero pacchetto di Resident Evil, che di fatto ha perso in via parziale quella sua aura survival estrema per abbracciare una tipologia di gaming che pizzicava maggiormente le corde dell’action con una spruzzata di sparatutto in terza persona.

Un oltraggio vero e proprio alla memoria dei primi tre capitoli della serie, di cui Resident Evil 2 si faceva fiero esponente, e a cui i puritani del brand auspicavano un pronto ritorno. Ritorno che di fatto non c’è stato con le successive iterazioni della saga: ricordiamo infatti il quinto e il sesto episodio che hanno proseguito sulla linea tracciata da Resident Evil 4 (con le dovute differenze del caso dettate dal progresso tecnologico che di fatto ha permesso di cavalcare ben tre generazioni videoludiche, ndr), con Resident Evil 7 che ha osato ancor di più con la sua visuale in prima persona (e col supporto a Playstation VR), spingendo l’orrore a un livello successivo, e centrando questa volta in pieno l’obbiettivo.

Tornare quindi a proporre un capitolo del calibro di Resident Evil 2 potrebbe essere un rischio, per quanto calcolato e necessario. Le telecamere fisse, unite a una gestione dei comandi non proprio eccelsa, e che in passato è stata responsabile di ben più di qualche imprecazione, di certo saranno difficili da digerire per tutte le nuove leve del videogaming, abituati ad esperienze di gioco user friendly e scorrevoli dall’inizio alla fine. D’altro canto, è fuori discussione che un possibile (e ormai oseremmo dire probabile, se non sicuro, ndr) remake di Resident Evil 2 sia un lavoro praticamente autocelebrativo, come lo è stato quello operato sul primo capitolo della serie, materializzatosi sulla scena a cavallo tra il 2014 e il 2015: un inno alla difficoltà dei giochi d’una volta, dove per vedere i titoli di coda era necessario sudare le fantomatiche sette camicie (e anche qualcosina in più), e dove il completamento totale del gioco era motivo di vanto tra gli amici, con la memory card che era il vero e unico punto di riferimento in merito, con buona pace di social network e streaming Twitch.

La domanda più pressante in merito al ritorno sulla scena di Resident Evil 2 è a questo punto una sola: quanto potrebbe costare? Siamo di fronte a un remake vero e proprio, con tutto l’impegno del caso operato in sede di sviluppo. Ambientazioni ridefinite pixel per pixel e sequenze che, per quanto nostalgiche, beneficiano in toto della performanza degli hardware di nuova generazione. La possibile imposizione però del prezzo pieno (tra i 60 e i 70 euro) potrebbe rappresentare un freno alle ambizioni commerciali di Capcom, con i giovini d’oggi che potrebbero virare su altre esperienze ludiche: probabile quindi che il tutto si risolva con un prezzo calmierato, alla stregua di quanto accaduto con la Crash Bandicoot Nsane Trilogy, col titolo che presumibilmente si stabilirà sugli scaffali dei negozi fisici e digitali con un tagliandino che si aggirerà sui 40€. Ah, il tutto ovviamente attendendo che il publisher sveli effettivamente, dopo i numerosi rumor, l’effettiva esistenza di questo remake di Resident Evil 2. E sarebbe anche ora.