Facebook a pagamento nel 2018 è una bufala? Cominciato alla grande l’anno

Il social network per antonomasia di nuovo nel mirino delle fake news. Chiaro come la notizia sia del tutto campata in aria.

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Panico nelle strade, il nuovo anno ci riserva davvero Facebook a pagamento come novità strabiliante del mondo social o si tratta di una bufala? Sulla piattaforma in queste ore sta circolando un presunto messaggio del direttore Mark (Zuckerberg?) che avverte tutti della non gratuità dello strumento, a partire da adesso. Tutto fumo e niente arrosto, siamo di fronte ad una nuova fake news, la prima del genere specifico del 2018 (peccato siamo solo al quinto giorno di questo nuovo anno e davvero non avevamo sentito la mancanza di simili panzane).

Se si invia (condivide) la stringa che in molti si ritroveranno nelle loro bacheche a 18 contatti o amici non accadrà proprio nulla e nessuna icona resterà blu per ssegnalare la gratuità dell’account social. Tanto più alle ore 18 di domani (si, ma di quale giorno?)  neanche verrà negato l’accesso alla piattaforma e dunque sarà possibile consultare solo il proprio profilo pagando.

La bufala di Facebook a pagamento, già nota in passato, anche in questo caso si fonda sulla necessità di “tutelare” i server fin troppo congestionati dalla mole di utenti che si collegando in ogni parte del mondo. Per l’occasione, si parla anche di un aggiornamento necessario al social network dalle ore 23 alle ore 5 di un altro fantomatico giorno. Inutile negarlo, la notizia fake non sta in piedi e mette insieme una serie di informazioni più che assurde: di certo la ciliegina sulla torta è poi quella che riguarda il presunto costo unitario per messaggio veicolato via social network di ben 37 centesimi.

Un messaggio bufala del genere non va di certo condiviso: potrebbe generare panico in chi crede a prescindere alla falsa notizia e allo stesso tempo la cosa potrebbe rendere i diffusori della nota oggetto di schermo da parte di chi, al contrario, riconosce subito l’assurdità del messaggio. Proprio come nel 2017, meglio non perdere le buone abitudini e passare oltre in questi casi.