Resident Evil 7 La Fine di Zoe Recensione, chi non muore si rivede

La fine (reale) della settima avventura horror targata Capcom: cala il sipario sulla famiglia Baker!

Resident Evil 7 La Fine di Zoe

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Un’avventura che era destinata a concludersi entro lo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre di quest’anno quella di Resident Evil 7, che con il secondo (e ultimo) DLC, intitolato La Fine di Zoe, tira le somme di un’esperienza videoludica snodatasi nell’arco temporale dell’intero 2017. Un anno abbastanza travagliato soprattutto per quanto riguarda le release quello del titolo horror targato Capcom, con il DLC gratuito Nessun Eroe (di cui trovate qui la recensione) che ha tardato considerevolmente sulla tabella di marcia prefissata: era dunque lecito attendere con ansia la chiusura del cerchio, che motivasse – assieme ai Filmati Confidenziali – l’esborso di ben 29,99€ per il Season Pass. Una spesa giusta o se ne poteva fare a meno? Scopriamolo insieme!

L’importanza della Famiglia

Così come avvenuto anche per Nessun Eroe, anche questo secondo DLC di Resident Evil 7 parte sostanzialmente dal finale (o meglio, uno dei finali, ndr) della storyline principale: il buon Ethan ha compiuto la sua scelta, e a salvare la pellaccia è sua moglie Mia. La promessa del protagonista della storia principale di Resident Evil 7 rieccheggia ancora nelle orecchie di Zoe Baker che però, infettata inevitabilmente dal virus, finisce per stramazzare al suolo in uno stato di incoscienza simil-comatoso. Le redini passeranno quindi nelle mani dei giocatori che, sfruttando la canonica visuale in prima persona che ha caratterizzato questa settima incarnazione digitale della saga, vestiranno i panni di Joe Baker, fratello del capofamiglia della strampalata combriccola di mutati e zio della sventurata Zoe. Avvistata quest’ultima accerchiata dagli agenti della Umbrella Corporation, non ci pensa due volte a far cantare i propri pugni e, con un paio di colpi ben assestati, i bellimbusti sono KO. Parte così quindi la corsa contro il tempo alla ricerca di una cura che riporti la giovine al suo originario splendore ed elimini in via definitiva l’infezione.

Pugni esplosivi

Una variazione sostanziale sul tema rispetto a Resident Evil 7 quello operato da La Fine di Zoe: se infatti in Nessun Eroe gli utenti potevano fare affidamento su un numero considerevole di munizioni e su armi all’avanguardia, in questo secondo DLC i giocatori torneranno allo stato brado, sebbene Joe dimostri di non aver certo paura di alcunchè: i molded (le aberrazioni che si pareranno sul cammino) sono infatti un sacco da boxe ideale per sfogare tutte le proprie frustrazioni, con montanti, diretti e jab da inanellare in combo micidiali, infliggendo così danni più o meno seri alle minacce biologiche che si avranno davanti.

Una celebrazione della quintessenzialità quella operata da La Fine di Zoe su Resident Evil 7, che sfila via gradevolmente fino ai titoli di coda offrendo una visione sempre chiara della strada da intraprendere, e che ai livelli di difficoltà più elevata risulta maggiormente godibile (oltre che a giustificare un esborso di certo non limitato se rapportato all’ora e un quarto scarsa necessaria a vederne la fine in modalità facile).

Conclusioni

A chi è consigliato quindi La Fine di Zoe? Sicuramente a tutti coloro che di Resident Evil 7 (e più in generale della saga) vogliono scoprirne ogni singola sfaccettatura, e che già sbavano nell’attesa di un potenziale ottavo capitolo (non trattenete troppo il fiato nell’attesa, eh! Ndr). Per tutti gli altri resta un contenuto aggiuntivo che, di base, può rappresentare una variazione sul tema tanto potenzialmente gradevole quanto insipida, vista comunque una linearità che a tratti risulta eccessiva e una ripetizione in sequenza di situazioni di gioco che potrebbe stufare ben presto. Certo, approfittare degli sconti attuali su Playstation Store (e validi fino al 20 gennaio 2018) può aiutare a cambiare prospettiva, grazie alla riduzione di un terzo del prezzo finale del Season Pass. Una spesa quindi da ponderare attentamente, anche in virtù della presenza sul mercato di innumerevoli titoli indie (a prezzo ancora minore) che potrebbero meritare maggiori attenzioni.

Pro

Contro

VOTO FINALE: 6/10