Destiny 2 contro The Division: qual è la scelta migliore?

I pro e i contro dei titoli di Bungie e Ubisoft dopo un'attenta analisi: il miglior modo per fare il proprio acquisto a cuor leggero

Destiny 2 vs The Division

INTERAZIONI: 60

La lotta a distanza tra due giochi del calibro di Destiny 2 e The Division può non essere evidente fin da subito, sebbene la somiglianza di fondo tra i due titoli sia decisamente palese. A fare da sfondo all’esperienza ludica offerta dai due giochi ci pensa infatti un mondo sempre in dinamico fermento, che offre continui spunti per dare vita a situazioni PvE (Player vs Environment) garantite dal respawn dei nemici controllati dall’intelligenza artificiale che offre sfide su sfide in rapida sequenza.

Ma, dovendo scegliere tra due titoli tanto simili eppure diametralmente opposti, verso quale converrebbe volgere le proprie attenzioni? Scopriamolo insieme!

Sotto il profilo della sceneggiatura, è indubbiamente Destiny 2 il gioco che intriga di più, complice meccaniche narrative che non snocciolano per filo e per segno tutta la storyline, ma si arricchisce di volta in volta di nuove sfaccettature che aiutano a comprendere per bene tutto l’universo che ruota intorno alle vicissitudini di guardiani, vex e chi più ne ha, più ne metta. Dal canto suo, The Division semplifica molto la situazione, con i giocatori che dovranno confrontarsi con un virus che viene trasmesso attraverso le banconote, e che ha portato alla quarantena dell’intera Manhattan.

Interessante il discorso delle armi, delle armature e dell’equipaggiamento più in generale, dal momento che sia Destiny 2 che The Division offrono tantissimi spunti creativi, con gli utenti che potranno confezionare il proprio set ideale che potenzi una delle caratteristiche del proprio alter ego digitale a scapito delle altre. Un punto a favore del titolo sviluppato da Ubisoft è però quello che va assegnato al grado di personalizzazione delle armi che, tra silenziatori, potenziatori e ammennicoli vari, risultano essere molto più “su misura” di quelle di Destiny 2, che dal canto suo propone una vasta selezione di shader che cambiano però esclusivamente “l’uniforme” all’arma in questione. Il discorso sulle armature è invece diametralmente opposto, con il titolo di Bungie che in questo caso fa la parte del leone, e con The Division che è costretto a ricorrere a stratagemmi come gli elementi cosmetici per ridurre il gap.

Guardando esclusivamente al gameplay, come dicevamo in apertura di articolo, molto simili risultano essere i due titoli, sebbene alcune differenze sostanziali potranno far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra: innanzitutto la visuale sarà diversa, con Destiny 2 che fa affidamento sulla tradizionale prima persona e con The Division che si affida invece su un taglio più particolare in terza persona. Qui ovviamente il tutto si gioca sulle preferenze squisitamente personali dell’utenza, che potrà scegliere quale dei due titoli sia maggiormente adatto alle proprie esigenze videoludiche.

Sempre analizzando attentamente il gameplay, assolutamente importante in The Division la scelta oculata dei ripari e la gestione tattica dei propri spostamenti sul campo di battaglia: lanciarsi di petto in situazioni affollate non può che portare alla morte, a differenza di Destiny 2, dove i guardiani non esitano un istante a svolazzare in giro per i livelli, pronti a prestarsi al fuoco nemico grazie a una maggiore resistenza ai danni subiti.

Il comparto online di entrambi i titoli si divide equamente in possibilità cooperative e competitive: nel primo caso è The Division ad avere la meglio, con gli eventi del single player che meglio si adattano alle dinamiche coop, con una migliore cura dell’ambito social per quanto concerne la messa in comunicazione dei giocatori (che nel titolo Bungie possono fare affidamento, in game, su un numero limitato di emote). Migliora la situzione nel coop Destiny 2 con il matchmaking per quanto concerne gli assalti, sebbene il cuore pulsante del gioco sia indubbiamente l’ambito competitivo costituito dal Crogiolo, dove squadre di quattro giocatori si danno battaglia. La Dark Zone di The Division è invece molto diversa, con i giocatori che sono liberi di cooperare o di spararsi allegramente contro, con il fine ultimo di recuperare risorse da ridisporre a proprio piacimento sull’alter ego digitale, allo scopo di migliorarne le statistiche e consequenzialmente la competitività.

In sostanza quindi, qual è il gioco da non lasciarsi scappare? Ognuno ha i suoi perchè, con The Division che può fare affidamento su un’ambientazione urbana particolarmente accattivante, che stimola chi è alla ricerca di un’avventura più realistica, mentre Destiny 2 fa perno sulla voglia di sci fi dei videogiocatori, unendo meccaniche di gioco più accessibili e meno ragionate di quelle del titolo Ubisoft a un character design molto particolareggiato. Due titoli costantemente supportati da parte dei rispettivi team di sviluppo e che, pur non essendo esenti da difetti, garantiscono un ottimo quantitativo di ore di sano divertimento.

Qui il link alla community italiana di Destiny 2!