Far Cry 5 tratta temi violenti e controversi? Ubisoft svela la sua ricetta

Non sorprende la capacità della serie di trattare temi molto spesso scomodi: è l'ora della prova di maturità per lo sparatutto del publisher francese!

Far Cry 5

INTERAZIONI: 7

Il salto geografico di Far Cry 5 all’interno dei confini statunitensi ha colto un po’ tutti di sorpresa fin dai primi fotogrammi mostrati del gioco: la serie targata Ubisoft infatti ha sempre esplorato le lande più disparate in giro per il globo, e il trasferimento per la prima volta delle vicissitudini negli USA non ha mancato di suscitare qualche commento scettico tra i fan del brand. A questo poi aggiungiamo una trama politico/religiosa pericolosamente sopra le righe, sebbene questo punto ormai non sorprenda di certo, vista la capacità della saga di spingere sempre il cuore oltre l’ostacolo.

Ma cosa ha spinto gli addetti ai lavori a sperimentare per la prima volta un set a stelle e strisce, abbandonando le amene località di atolli immersi nel blu e di impervie vette innevate? Lo ha spiegato il Creative Director del gioco, Dan Hay, che nel corso di un’intervista ha fatto un po’ il punto sulla situazione e di come sia arrivato lo spunto decisivo in merito a ciò.

L’ispirazione per la location americana è arrivata quasi per caso, dopo che Hay si è rintanato in Montana, dove viveva, per cercare ispirazione, e l’incontro con la gente del posto ha aiutato non poco a prendere la decisione: “Non ne eravamo sicuri all’inizio, ma in due giorni abbiamo incontrato abbastanza persone interessanti, siamo stati in bar decisamente interessanti e abbiamo ascoltato un numero adeguato di storie di gente che volevano vivere la vita a modo loro… Alcune persone si sono trasferite attualmente in Montana per allontanarsi dagli occhi indiscreti del governo. C’era questo sapore, questa sensazione, e sapeva molto di Far Cry”.

Per quanto concerne invece il villain di Far Cry 5, anche in questa edizione era necessario un personaggio fortemente odiabile, come nei precedenti capitoli della saga: ecco quindi che è arrivata l’idea di un padre “cult”, fortemente caratterizzato grazie alla collaborazione di esperti di culti che hanno contribuito a forgiarne le particolarità che si mostreranno in tutto il loro cruento splendore sullo schermo. Il risultato è un personaggio molto carismatico e capace di manipolare chi gli starà attorno.

Ovviamente una tematica del genere non poteva evitare di suscitare polemiche, sebbene il pensiero di Hay in merito sia abbastanza chiaro: il gioco infatti è maturato nel corso degli anni, passando di fatto da un mero “spara-e-fai-esplodere” a qualcosa di molto più complesso, dove una fitta rete di relazioni interpersonali con i personaggi non giocanti abbiano un loro peso specifico nell’economia del gameplay, pur sempre rimanendo però nell’ambito della fantasia e senza mai fare riferimento (o replicare) fatti reali.

Ricordiamo che Far Cry 5 è atteso sul mercato a partire dal 27 febbraio 2018.

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