Le polemiche su Star Wars Battlefront 2 non cambieranno i piani di EA

Non si ferma di certo al primo intoppo la marcia del publisher statunitense, che pianifica le mosse per il prossimo futuro

Star Wars Battlefront 2

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Non una partenza sotto la migliore stella quella di Star Wars Battlefront 2, il nuovo capitolo della saga sparatutto dedicata all’universo cinematografico partorito dalla geniale mente di George Lucas: mentre le polemiche sulle microtransazioni continuano imperterrite, con una scia che di certo non terminerà a breve, gli sviluppatori sono intenti a cercare di garantire ai propri aficionados il giusto supporto tanto in termini di migliorie generali al gameplay quanto di nuovi contenuti pronti a intrattenere tutti nei mesi a venire.

Stando infatti a quanto riferito dal Chief Financial Officer di EA, Blake Jorgensen, che ha parlato agli investitori nel corso della 21esima conferenza annuale sulla tecnologia del Credit Suisse a Scottsdale, in Arizona, il futuro del titolo sarebbe più roseo di quanto non ci si potesse aspettare.

La fase di test di Star Wars Battlefront 2 è stata indubbiamente problematica, con gli sviluppatori che, nella fretta di portare a termine i lavori, hanno provato più cose contemporaneamente, non riuscendo a porre quindi per bene il focus  sugli “elementi della discordia”: anche il modello delle microtransazioni è stato studiato in quell’occasione, ma evidentemente non abbastanza per poter prevedere le reazioni che alla fine sono arrivate.

Ovviamente anche queste debacle sono un’ottima strada per Electronic Arts per migliorare il proprio futuro, dal momento che le vere preoccupazioni dovrebbero sorgere se facessero errori e non imparassero da essi .

Le microtransazioni sono state rimosse da Star Wars Battlefront 2 perchè additate di spingere il gioco verso il Pay to Win, sebbene le intenzioni di EA fossero diametralmente opposte: il publisher ha infatti tenuto conto delle diverse esigenze della variegata mole di utenti che avrebbe approcciato al titolo, pensando sia ai giocatori più hardcore che ai casual con poco tempo a propria disposizione. La voglia era quella di creare un gioco coinvolgente per tutti, dove chi ha molto tempo e pochi soldi può lanciarsi nel farming più sfrenato e chi invece ha le parti invertite, può investire il proprio denaro per mettersi in pari e non trovarsi svantaggiato (ovviamente, quest’ultimo aspetto ha potenziali derive pay-to-win per chi unisce l’hardcore farming con l’esborso di conio reale, ndr).

Una fase di studio quella di EA sul suo Star Wras Battlefront 2, che è solo all’inizio, con gli sviluppatori che stanno analizzando l’approccio degli utenti al gameplay del gioco per capire in quale direzione muoversi per quanto concerne i contenuti futuri.

Con i giocatori che hanno investito il proprio denaro per i contenuti a pagamento che attendono il proprio rimborso, la domanda che sorge spontanea è una: siamo alla fine della corso per le microtransazione in Star Wars Battlefront 2 o c’è possibilità di rivederle in futuro? Jorgensen non chiude completamente la porta in merito a un loro possibile ritorno in versione “cosmetica”, sebbene il tutto debba essere studiato e pianificato al meglio per non snaturare i canoni classici della saga cinematografica (ve lo immaginate un Darth Vader in bianco? Ndr).

Per tutti coloro che invece temono l’archiviazione dei contenuti di gameplay paventati durante la fase di sviluppo principale di Star Wars Battlefront 2 e previsti per i mesi a venire, dovremmo poter dormire su due guanciali: i detrattori che volevano un abbandono da parte di EA del gioco a causa della riduzione di introiti dettata dalla rimozione delle microtransazioni sono stati zittiti da Jorgensen, che ha affermato di come quei guadagni non erano proprio stati presi in considerazione per le proiezioni economiche, dal momento che effettivamente non si sapevano quale impatto avrebbero avuto per il gioco.

Insomma, non si può far altro che attendere pazientemente i prossimi mesi per scoprire quali sorprese ha in serbo per noi il trittico costituito da DICE, Criterion Games e Motive Studios.

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