Attenzione: l’articolo contiene spoiler sulla trama di How to Get Away with Murder 4×08, quindi non leggete se non siete in pari con la programmazione americana della serie.
“When are we gonna learn our freaking lesson?”. Questa domanda, che Connor fa a Michaela in un momento di estrema disperazione, è esattamente quello che ho pensato durante tutta la durata di questo quarto midseason finale della serie: i Keating 4 non sanno proprio stare lontani dai guai.
Va detto che questo episodio “Live. Live. Live.” non ha sbagliato un colpo. C’è tutto quello che ci saremmo aspettati da How to Get Away with Murder, pur con qualche sfumatura che ci fa capire che siamo alla quarta stagione e che ci sono mani sapienti che manipolano i personaggi che ormai conosciamo come le nostre tasche. Tanto per cominciare c’è la questione Annalise, che per una volta è finalmente innocente: non c’entra nulla con Caplan & Gold, Simon, la Antares, il padre di Laurel e tutto quanto. Sono i suoi mini me i responsabili, che mostrano come ormai le loro vite siano irrimediabilmente state segnata dallo stage con la loro professoressa. Che tuttavia sono ancora dei cuccioli, e la chiamano quando fanno le marachelle per confessargliele.
La tensione in questo episodio 4×08 è molto ben costruita e sapientemente tenuta in vita: sin dal mini flashforward dei primi minuti veniamo lasciati col fiato sospeso ad aspettare di scoprire cosa sia successo. La nostra pazienza viene però ben ricompensata con una narrazione scorrevole, fluida e sensata, e diciamocelo, un paio di salti dalla sedia non ce li ha tolti nessuno. Ad esempio quando abbiamo visto Simon spararsi da solo (ma si può?) o quando abbiamo scoperto che nell’ascensore non c’è stato nessun morto, solo una donna che ha partorito nel posto sbagliato al momento sbagliato.
A questo proposito è decisamente un piacere (e l’utilizzo di questa parola fa capire quanto ormai anche io sia assuefatta alle dinamiche di questa serie, altro che Keating 4) scoprire che il bimbo di Laurel non ha subìto un rapimento alieno o cose simili ma, più semplicemente, è in terapia intensiva dove lotta per vivere. No, non ho telefonato a Pete Nowalk per saperlo: mi piace immaginare che il pianto negli ultimi secondi sia il suo, e che tra le culle mostrate negli scorsi flashforward ci sia anche il piccolo Wait List, perché di questo si tratta, dato che palesemente Frank non può essere padre di un bambino nero.
Veniamo invece a quello che sarà probabilmente il nocciolo della seconda metà di stagione: Simon e Asher. Il primo, brutto da dire ma tant’è, farà meglio a essere morto se per la quinta stagione non vogliamo un crossover con Orange is the New Black: se lui parla, in galera ci vanno tutti insieme al buon mister Millstone. Per quanto riguarda quest’ultimo, invece, dovrà spiegare la presenza delle sue impronte digitali sulla pistola che è l’arma del delitto, che tra parentesi chissà a nome di chi è registrata, dato che Laurel ci ha tenuto a precisare che non è sua. Povero Asher.
Dulcis in fundo, una cosa che spero non si guasti nei prossimi episodi è il rapporto tra Tegan e Michaela. Lo dico senza troppa convinzione, perché sicuramente, nella migliore delle ipotesi, si prenderanno a male parole. Non so, Tegan mi piace tantissimo. Mi piace come personaggio, come donna, come tratta Michaela da pari. Forse Tegan è Michaela “da grande” se non avesse mai incontrato Annalise. E forse è proprio per quest’ultima postilla che tra di loro questo matrimonio non s’ha da fare.
La 4×08 è uno dei winter finale più intensi di questa serie TV. Brividi.
Pubblicato da Le Regole del Delitto Perfetto su Domenica 19 novembre 2017
How to Get Away with Murder tornerà in onda negli Stati Uniti dopo la pausa invernale il 18 gennaio 2018, mentre la trasmissione italiana della quarta stagione su Fox partirà il prossimo 5 dicembre.