Wolfenstein II The New Colossus Recensione: torna lo sparatutto vecchia scuola

Se non ne potete più di multiplayer, loot box o microtransazioni, Wolfenstein II: The New Colossus è il gioco che fa per voi.

Wolfenstein II The New Colossus

INTERAZIONI: 7

Sparatutto in prima persona vecchia scuola, con paradossi temporali, nazisti, tante armi e 60 fps: questo è Wolfenstein II The New Colossus, rappresentante eroico di un genere che purtroppo sta morendo ma anche di una saga storica venerata dagli appassionati. Tra videogiochi come servizi, loot box e skin da comprare a caro prezzo e multiplayer ovunque, Wolfenstein II The New Colossus si configura come un prodotto per un videogiocatore che vuole la sostanza, cioè sparare e seguire una storia. Ci riesce decisamente, anche con sequenze narrative piene di sangue e gore, non adatte ai deboli di stomaco.

Wolfenstein II The New Colossus è migliore del primo capitolo, The New Order: graficamente, narrativamente, più divertente da giocare e con un endgame che vi consentirà sostanzialmente di rigiocare il tutto andando di nuovo a caccia di nazisti e fare da seguito alla scelta difficile di salvare Fergus o Wyatt, con due percorsi e scene narrative distinte.

Il sopravvissuto tra i nazisti

Sì, chiaramente il protagonista, William Joseph Blazkowicz, è sopravvissuto allo scontro finale in The New Order. Si risveglia dal coma nel sottomarino conquistato dal suo team, proprio quando viene attaccato dai nazisti di Frau Engel, non proprio una compagnia piacevole. Ricordiamo che il titolo è ambientato in un mondo distopico dove i nazisti non sono stati sconfitti e la parte narrativa è rappresentata in maniera molto audace e convincente. Tutta la parte iniziale dovremo combattere su una sedia a rotelle e messa l’armatura Da’at Yichud i giocatori potranno sfogarsi a pieno regime, anche se per buona parte del gioco la salute non si riempirà più del 50%.

Sparatutto old school significa che dovete dimenticare la ricarica della salute automatica, qui si va avanti a medikit: quando non ci sono in giro e la salute è bassa bisognerà quindi fare molta più attenzione. Si avanzerà quindi tra fasi stealth estremamente lente a quelle frenetiche da spartito alla DOOM, anche se in generale l’intelligenza artificiale dei nemici è abbastanza stupida. Cercheranno la copertura più vicina ma è difficile che applicheranno strategie di accerchiamento complesse. Anche questo è vecchia scuola.

La progressione è tutto sommato lineare, ma sulla base esplorabile liberamente di certo non mancheranno le missioni secondarie dateci dai membri dell’equipaggio, codici Enigma da sottrarre ai nazisti per scovare bersagli a cui dare la caccia anche dopo la fine del gioco. Tolti i fronzoli di un multiplayer totalmente assente, la cosa bella è che MachineGames non ci ha manco pensato a inserirlo, è la rigiocabilità che fa il titolo e Wolfenstein II The New Colossus questo lo fa bene. La campagna dura dalle 10 alle 12 ore ma questo non fermerà il giocatore, oltre i due diversi percorsi narrativi (Fergus o Wyatt) c’è molto altro da scoprire.

Spara, spara, spara

Armi. Questa parola configura Wolfenstein II The New Colossus, che presenta un arsenale di tutto rispetto, accattivante sia esteticamente che in varietà e unicità. Ognuna è differente e c’è chiaramente la possibilità di impugnarne due in contemporanea. Due mitragliatrici sono di certo meglio di una e a un certo punto del gioco si avrà accesso a potenziamenti di vario genere: un gadget che permette di passare nei cunicoli stretti ad esempio, ma ce ne sono molti altri anche di attacco. In generale la progressione e il level design alterna sequenze a corridoio ad altre più aperte ed esplorabili: Blazkowicz chiaramente può essere potenziato nel corso della sanguinolenta avventura grazie ai talenti acquisiti e quindi al raggiungimento di vari obiettivi come uccisioni stealth o colpi alla testa messi a segno. Un sistema vecchia maniera ma decisamente soddisfacente.

Uno degli elementi che più ci ha colpito di Wolfenstein II The New Colossus sono le ambientazioni, ma in generale tutta la direzione artistica è davvero di ottimo livello. I corridoi, cunicoli e stanze sono piene di dettagli, le texture buone e il gioco gira a 60 fps che si sentono tutti durante gli scontri frenetici con i boss, presenti in maniera ancora più massiccia rispetto al passato. Cosa dire alla fine, promuoviamo a pieni voti Wolfenstein II The New Colossus: la narrazione, l’estetica e il gameplay sono di qualità, il level design intelligente e l’endgame generoso. Dategli una chance, non ve ne pentirete.

PRO

Una corsa pazzesca a 60 fps al secondo

La storia è coinvolgente e violenta

Direzione artistica e grafica di ottimi livelli

CONTRO

Non è un gioco facile, diverse sezioni di trial and error che potrebbero frustrare il giocatore

VOTO: 8.5/10