Un ritorno in pompa magna sulla scena videoludica quella di Call of Duty WW2, che ha saputo convincere la critica e conquistare i fan di tutto il mondo grazie all’abbandono dei set futuristici, dominatori delle ultime iterazioni del bran, in favore di quelli più stagionati (ma indubbiamente dal maggior carico in termini di fascino) provenienti direttamente dalla Seconda Guerra Mondiale. Un tuffo nel passato ampiamente richiesto dalla community, e che permette a tutta la nuova generazione di videogiocatori di sperimentare per la prima volta gli orrori del conflitto mondiale sia attraverso la campagna per singolo giocatore che nel frenetico multiplayer.
Le problematiche riscontrate da molti utenti nell’accesso alle modalità online di Call of Duty WW2 hanno indubbiamente richiesto molti sforzi da parte di Sledgehammer Games, intenta a porre rimedio alle deabcle nel minor tempo possibile, in modo da garantire un gioco equo per tutti gli acquirenti del loro titolo: non sorprende quindi l’accantonamento – seppur provvisorio – dei piani inerenti le microtransazioni del gioco, che non rispetteranno la tabella di marcia al solo scopo di garantire al team il giusto margine di manovra per operare in assoluta tranquillità.
I COD Points di Call of Duty WW2 erano infatti previsti soltanto pochissimi giorni il lancio del gioco sul mercato, ma le rinnovate esigenze degli sviluppatori hanno visto slittarne la data di approdo, che sembrerebbe essere stata fissata ora in via definitiva al prossimo 21 novembre.
Come per altri titoli, anche le microtransazioni di Call of Duty WW2 consentiranno ai giocatori di mettere le mani su elementi cosmetici e tutto quanto contenuto nei canonici Lanci di Rifornimenti, le casse che è possibile aprire all’interno del Quartier Generale, e che permettono di personalizzare in ogni aspetto il proprio alter ego digitale pur non snaturando il titolo stesso, evitando le pericolosissime derive pay-to-win.
Call of Duty WW2 è disponibile nelle edizioni per PS4, Xbox One e PC.