Non stiamo esagerando, disastro è parola migliore per descrivere il lancio di Star Wars Battlefront 2. Dopo le polemiche sull’esborso eccessivo per sbloccare i personaggi migliori, moltissimi giocatori stanno segnalando nuovi problemi riferiti alle microtransazioni e alle loot box, tanto da portare a conseguenze pericolose (e assurde a nostro avviso) per gli sviluppatori.
La prima cosa riguarda la modalità Arcade: apparentemente ci sarebbe un limite all’ammontare di Crediti (la moneta in-game) che i giocatori possono guadagnare dall’attività giornaliera, solo nella modalità Arcade. Secondo alcune segnalazioni i giocatori possono completare solo cinque sfide al giorno, poi compare un timer di diverse ore: bisogna aspettare, i crediti non sono più cumulabili fino al giorno successivo. Questo non ha niente a che fare con le modalità multiplayer, sia chiaro.
Questo limite in Star Wars Battlefront 2 è stato già segnalato nella beta dello scorso mese, ma a quanto pare è stato mantenuto, “Più crediti disponibili in 14 ore”, come si legge dal tweet. Dov’è il problema? Molti pensano a questa strategia di EA DICE sia stata messa in campo per spingere gli utenti ad acquistare con soldi reali le casse, insomma i loot box. Bisogna però dire che ci sono altri mezzi per guadagnare Crediti nel gioco, anche se questa non sembra proprio essere una scelta felice.
The worst part of the game is this: You are limited on credits earned in Arcade mode. “More credits available in 14 hours” pic.twitter.com/8NOTvby2hl
— Andrew Reiner (@Andrew_Reiner) November 13, 2017
La situazione pare stia decisamente degenerando: in molti hanno espresso l’intenzione di richiedere un rimborso dei pre-order: ricordiamo che chi l’ha ordinato può giocarci da oggi 14 novembre, quando il gioco esce ufficialmente il 17. Bene, secondo altre segnalazioni di giocatori il pulsante per il rimborso sarebbe stato rimosso dal portale EA per i consumatori, anche se in molti altri pensano che la rimozione sia dovuta proprio al fatto che Star Wars Battlefront 2 sia disponibile da oggi in early access. fatto sta che questa è un’altra tacca su un lancio che si è dimostrato davvero confusionario nella comunicazione verso i consumatori.
In verità su questa situazione si sta davvero esagerando, sono arrivate addirittura minacce di morte a uno sviluppatore EA, che tra l’altro nemmeno ha lavorato a Star Wars Battlefront 2, ma anche al community manager di Matt Everett, attaccato e minacciato sui vari social dopo una battuta pubblicata su Twitter. Ricordiamo che si tratta pur sempre di un videogioco: si possono criticare le scelte del publisher ma arrivare fino a questo è davvero troppo.