FIFA Ultimate Team e ludopatia: rischio di istigazione al gambling?

I tanti "ritrovamenti" sbandierati nelle community accentuano i rischi in tale ambito: occhio al portafogli digitale!

FIFA 18 Ultimate Team

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Che FIFA Ultimate Team potesse avere un ruolo tanto importante all’interno dell’economia del brand (e dello stesso publisher) probabilmente non era per niente in previsione presso gli studi Electronic Arts: quando fu lanciato sul mercato sotto forma di DLC a pagamento, nel 2009, non sono stati poi tantissimi coloro che si lasciarono trasportare fin da subito, lasciando a pochi eletti l’onere di fungere da apripista di quella che, a tutti gli effetti, sarebbe divenuta ben presto più di una semplice moda passeggera.

Di anni dal suo esordio ne sono trascorsi ormai otto, con il nono che effettivamente entra nel vivo, e con un FIFA 18 che vive sostanzialmente della gloria che FIFA Ultimate Team gli porta quotidianamente. Ma cosa ha di fatto sancito il successo di una modalità tanto particolare?

I fattori alla base dello strapotere conquistato col tempo dal titolo Electronic Arts ha radici che affondano in un genere molto diverso dal tema videoludico di cui disquisiamo in questa sede: stiamo parlando del gambling, le scommesse dure e pure dove, a fronte di un investimento in denaro, agli impavidi scommettitori viene corrisposto il prospetto di una vincita. Ebbene dov’è il parallelismo? Pensiamoci un attimo!

In FIFA Ultimate Team i giocatori hanno a disposizione dei crediti con cui comporre la propria rosa, per affrontare avversari digitali controllati da umani o dalla CPU, allo scopo di migliorare la propria posizione in Stagioni o di affrontare l’ambita FUT Champions Weekend League. Il tutto ovviamente, allo scopo di racimolare il giusto quantitativo di crediti da reinvestire in carte contratto e in power up (nuovi calciatori) per il proprio team, in un circolo che procede senza soluzione di continuità. Fin qui tutto bene, si tratta semplicemente di upgrade possibili in ogni singolo gioco che preveda farming. Ma dove entra in gioco il discorso del gambling? È presto detto: come tutti i fruitori di FIFA 18 (e precedenti) sanno, in FIFA Ultimate Team gli utenti possono acquistare pacchetti con un determinata quantitativo di oggetti al loro interno, siano essi calciatori o consumabili: maggiore è il valore del pacchetto (in crediti o valuta reale, con l’acquisto dei FIFA Points), più alte sono le possibilità di portare a casa uno dei campioni della scena calcistica mondiale, che appariranno allo spacchettamento con i cosiddetti walkout. Il rischio ludopatia subentra ovviamente in tutti coloro che non sapranno capire quando è il momento di fermarsi dall’acquistare pacchetti spendendo conio sonante, istigati magari dalle svariate community che non si esimono certo dal postare sui social le foto dei propri ritrovamenti, aumentando quel senso difacilità di vincita che, in realtà, resta di fatto molto basso a fronte degli investimenti economici fatti.

Come in tutte le cose, anche in FIFA Ultimate Team bisogna saper ponderare bene le mosse da fare, centellinando al massimo le proprie risorse senza farsi prendere dalle sensazioni di pancia: una pianificazione attenta può essere miracolosa per il team, con buona pace di tutti i pro che investono migliaia di euro per essere da subito performanti.