Enrico Nigiotti a X Factor 11 canta Battiato e fa litigare Mara Maionchi e Manuel Agnelli

Enrico Nigiotti a X Factor 11 ha già fatto litigare Mara e Manuel, tra i quali sono volate frecciatine per i rispettivi concorrenti

Enrico Nigiotti a X Factor 11

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Il primo live di Enrico Nigiotti a X Factor 11 ha segnato quello che forse per il programma di Sky è un nuovo record: due dei quattro giudici al tavolo si sono già accapigliati nel commentare la sua esibizione.

Per l’occasione il livornese si è esibito nel brano La canzone dei vecchi amanti di Jacques Brel nella versione inclusa da Franco Battiato nell’album Fleur, che Mara Maionchi ha definito “una canzone molto appassionata”. La mise della serata, composta di camicia e cravatta, era decisamente diversa da quella sfoggiata alle audizioni e ai bootcamp, ma non è piaciuta molto a Manuel Agnelli: “Perché me lo avete conciato così che sembra un educando uscito dal collegio l’altroieri?” ha detto durante il suo giudizio all’esibizione.

I dissapori tra Mara e Manuel non si sono però fermati a questo. Dopo un’accoglienza a dir poco fredda da parte di Fedez, che ha parlato del brano come di un “dejà vu anacronistico” che Nigiotti non “può permettersi”, Manuel ha rincarato la dose: “Sono d’accordo perché la versione di Battiato aveva la tradizione e l’avanguardia con un bilanciamento meraviglioso, ma qui vedo solo la tradizione” ha detto, prima di annunciare che “Voglio dire una cosa a Mara”.

La Maionchi, nota per non mandarle a dire, ha consigliato al collega di “Non dirlo, chi se ne fot*e”, anche perché Se non ti piace chi caz*o se ne frega. “Dov’è il senso in Nigiotti, che è uno degli unici uomini di questa edizione?” ha risposto il leader degli Afterhours.

È a questo punto che, dopo il commento di Levante, la Maionchi è passata ai fatti lanciando la frecciatina ai Maneskin, i concorrenti della categoria dei Gruppi esibitisi poco prima: “Una canzone tradizionale è molto difficile da cantare, è molto più facile far casino sui tavoli ha detto riferendosi alla loro esibizione, prima di scaldarsi e di rivendicare il suo diritto a “dire il caz*o che voglio”.