Io e lei, stasera in prima tv l’amore tra Sabrina Ferilli e Margherita Buy

Alle 21.25 su Rai Uno il film di Maria Sole Tognazzi che racconta un amore omosessuale. Non si punta sulla diversità, perché ogni relazione, etero o gay, attraversa gli stessi alti e bassi. Sceneggiatura inerte, sessualità impalpabile. E una Roma troppo sfacciatamente benestante.

Io e lei, stasera in prima tv il film con Sabrina Ferilli e Margherita Buy

INTERAZIONI: 36

Comincia con una cerimonia religiosa Io e lei, il film di Maria Sole Tognazzi stasera in prima tv su Rai Uno alle 21.25. Dato che le protagoniste della storia, Marina e Federica (Sabrina Ferilli e Margherita Buy) sono una coppia lesbica, la regista forse vuole alludere all’impossibilità per due donne di accedere al sacro vincolo del matrimonio. Infatti la funzione in chiesa non è per loro, è un battesimo. Ma si sbaglierebbe a pensare che Io e lei sia un’opera civile sulle legittime rivendicazioni degli omosessuali, il film è inservibile come manifesto politico e di diritti negati non si parla mai.

Anche perché non c’è riprovazione sociale in Io e lei, calato in un tranquillo milieu altoborghese romano che digerisce ogni cosa con proverbiale indifferenza capitolina. Marina è un’ex attrice proprietaria d’un ristorante alla moda con vista Fori imperiali (ogni sera, il politically correct incombe, regala gli avanzi ai poveri), Federica è un architetto separato alla sua prima storia con una donna. Vivono insieme da cinque anni in un meraviglioso attico a due piani con gatto e domestico filippino gay cui, come direbbero in Boris, è demandata la linea comica.

A un certo punto affiorano le resipiscenze di Federica, che incontra un vecchio amico con cui inizia una relazione. Cosa succederà tra le due donne? Io e lei però è un film senza sussulti e veri interrogativi, con questo ménage lagnoso in cui, mal di pancia sentimentali a parte, non succede niente, senza passione e nemmeno sesso – il che, trattandosi d’una storia sulla diversità, fa sembrare il film sospettosamente reticente.

Tutto in Io e lei viene diluito dall’ambientazione benestante di gente garbata, pronta ad accettare educatamente le novità, dall’ex marito di Federica un po’ eccitato dalla storia omo di lei, al figlio senza rabbie e i colleghi di lavoro comprensivi. E forse è la vera chiave del racconto di Maria Sole Tognazzi: non un film sulla diversità, ma sull’assoluta normalità d’una coppia come un’altra. E allora le dinamiche son sempre le stesse: dopo cinque anni la passione langue, il tran tran quotidiano spegne le emozioni, sorgono i dubbi e qualcosa scatta. Scatta per Fantastichini, che si risposa con una ragazza con la metà dei suoi anni e ci fa un figlio (Marina e Federica lo giudicano pure, moralisticamente), potrà scattare pure per una coppia omosessuale di lunga data.

La prospettiva di Io e lei in questo senso è corretta, perché sebbene tra molte difficoltà, qualcosa è cambiato nel modo in cui la società si confronta con la diversità, e non sono più i tempi di Immacolata e Concetta di Salvatore Piscicelli, quando l’amore tra due donne, calato nell’ambiente proletario meridionale molto ostile di quarant’anni fa, era destinato a un finale luttuoso. Però tutto è troppo morbido in Io e lei, sfumato dai contorni facoltosi d’una città di bellezza abbacinante (pre-Raggi e pre-Mafia capitale, adesso invece va di moda raccontare la Roma-Suburra sentina d’ogni vizio).

Quindi bisogna digerirsi una regia anemica con movimenti di macchina sempre morbidi e una sceneggiatura impalpabile – difficile riconoscere l’apporto del solitamente sensibile e ironico Ivan Cotroneo –, in cui la giornalista che intervista l’ex attrice Marina dice cose del tipo “Lei è stata la prima a intuire il mercato del take away di qualità”, o il livello delle notazioni psicologiche è di quel genere per cui per far capire che Federica è a disagio la si mostra mentre sbatte nervosamente delle uova.

Restano i caratteri delle due attrici, che però sbozzano personaggi disegnati ripetitivamente sulle loro corde consolidate: la Ferilli sanguigna e popolana, la Buy con sbadataggini e insicurezze “morettiane”. Due donne così diverse che non si riesce a capire come facciano a stare insieme. Ma in amore, si sa, gli opposti si attraggono.

Io e lei (2015) di Maria Sole Tognazzi, con Sabrina Ferilli, Margherita Buy, Ennio Fantastichini, Massimiliano Gallo, prima tv su Rai Uno, ore 21.25

https://youtu.be/TuW2ICUu7Us