A circa tre mesi di distanza dalle ultime segnalazioni, pare che in questi giorni sia diventata nuovamente attuale la truffa riguardante la nostra PostePay sospesa. Il pericolo, in casi del genere, sta nel fatto che il falso messaggio non arriva via email, ma direttamente sui nostri device con un SMS in grado di ingannare coloro che non hanno conoscenze avanzatissime sotto questo punto di vista. Proviamo dunque a capire come riconoscere la minaccia, ma soprattutto quali siano le contromisure da adottare in casi di questo tipo.
Come accennato in precedenza, già durante la stagione estiva ci siamo imbattuti in segnalazioni di questo tipo, anche se in quel caso la PostePay sospesa era la cosiddetta Evolution. Il mittente in questo caso risulta essere “@PostePaY@”, ma come potrete facilmente immaginare si tratta solo di un camuffamento. La buona notizia consiste nel fatto che il link contenuto all’interno dell’SMS che ci notifica la PostePay scaduta, in questo preciso istante riporta ad una pagina non funzionante.
Insomma, sulla carta il pericolo dovrebbe essere sventato “a prescindere”, ma come sempre avviene in questi casi occorre fare la massima attenzione. Ricordate che Poste Italiane non avvisa certo in questo modo nel caso in cui si dovesse registrare il caso di una PostePay scaduta, senza dimenticare che l’url relativa all’improbabile dominio di PosteSecuresa potrebbe tornare attiva da un momento all’altro. Se non avete intenzione di correre il rischio di vedere il credito prosciugato, vi consiglio di cancellare subito l’SMS.
Del resto, in questi mesi i casi di truffe dovute ad SMS incentrati sulla PostePay sospesa non sono stati isolati, ragion per cui il pericolo esposto oggi pare essere reale. Per prevenire casi del genere e proteggersi, vi consiglio l’app Truecaller, il top per analizzare la natura del mittente quando si riceve un messaggio di questo tipo.