How to Get Away with Murder 4×03 all’insegna del girl power: recensione e promo 4×04

La nostra recensione di How to Get Away With Murder 4x03, andato in onda giovedì 12 ottobre negli Stati Uniti

le regole del delitto perfetto 4

INTERAZIONI: 39

Il compito di How to Get Away With Murder 4×03 era incredibilmente difficile: oltre a tenere testa all’ottimo episodio della scorsa settimana, la sfida era quella di dimostrare a noi spettatori che ci sono buone probabilità che la quarta stagione della serie non sia mediocre come la terza. Missione compiuta? Diciamo di sì.

Competere con l’episodio 4×02 era veramente dura: vi abbiamo spiegato nella nostra recensione come mai si sia trattato di forse i migliori quaranta minuti che la serie abbia visto da un po’ a questa parte. Tuttavia, se non si può certo dire che l’episodio di questa settimana abbia superato quello della scorsa, gli si può riconoscere un merito: quello di aver lavorato bene sui personaggi.

Tralasciando per un attimo il “solito” discorso su Annalise, su quanto il suo personaggio sia la colonna portante della serie e su come sia una delle psicologie di Shondaland, apriamo il discorso Michaela, la vera e gradita sorpresa di How to Get Away with Murder 4×03. Uno squalo, una donna sicura di sé e pronta a mangiare chiunque si trovi di fronte: questa è la Michaela che la Caplan and Gold ha assunto, una aspirante avvocatessa che ha raccolto il meglio di Annalise, per farne un personaggio senza i drammi che caratterizzano la Keating. E poi c’è Laurel, che di Annalise ha invece preso i tratti “peggiori”: la naturale inclinazione a trovarsi in mezzo ai guai, la volontà di aiutare gli altri a costo di sporcarsi le mani, di farsi in quattro pur essendo l’unica a rimetterci qualcosa.

Michaela e Laurel sono due facce di una medaglia che si chiama Annalise Keating: la geniale intuizione di Pete Nowalk è quella di dare un ruolo di spicco alle due studentesse, che insieme ricostruiscono il personaggio di AK pur non sostituendolo. Girl power è da sempre il motto di Shondaland, e guarda caso quella a cui ci troviamo di fronte è una situazione retta fondamentalmente da sole donne: Annalise, Michaela, Laurel e Bonnie, sapientemente trasformata nell’antagonista più infido che l’ufficio della procura potesse mai sperare di avere.

La vicenda di How to Get Away with Murder 4×03 scorre bene nei suoi quaranta minuti di durata, non certo ai livelli dell’episodio precedente, ma getta quelle che sembrano delle buone basi per l’evoluzione della stagione. Il gradito ritorno del caso settimanale, stavolta quello del giovane padre Ben, è un omaggio alla prima e gloriosa stagione, mentre la figura del terapeuta di Annalise, oltre ad essere probabilmente uno dei perni del mistero del flashforward, è un utile strumento per raccogliere i pensieri della protagonista ora che il suo seguito sta cercando un “nuovo inizio”. Che, a giudicare da come risalgono in fretta in superficie le brutte vecchie abitudini, non sembra destinato ad arrivare neanche stavolta.

How to Get Away with Murder 4×04 “Was She Ever Good At Her Job?” sarà trasmesso negli Stati Uniti giovedì 19 ottobre.