Anticipazioni Sotto Copertura – La cattura di Zagaria, seconda puntata del 23 ottobre: il boss tra Agata e Nicola

Anticipazioni seconda puntata di Sotto Copertura - La cattura di Zagaria, la vera storia dell'arresto del boss dei Casalesi in onda su Rai1


INTERAZIONI: 7

Sotto Copertura – La cattura di Zagaria, che ha debuttato Rai1 lunedì 16 ottobre, è la seconda stagione di una serie che racconta la lotta tra Stato e criminalità organizzata nelle terre di Gomorra. Non un sequel, ma un secondo capitolo a sé stante rispetto alla prima stagione, è concepita come un tributo al duro lavoro di Vittorio Pisani, il poliziotto che con le sue intuizioni e le sue lunghe indagini è riuscito ad irrompere nel covo di Zagaria con una complessa operazione di polizia nel 2011.

CAST E PERSONAGGI DI SOTTO COPERTURA – LA CATTURA DI ZAGARIA

La sfida di Sotto Copertura è raccontare questa partita a scacchi tra la giustizia e la malavita attraverso 8 episodi che ricostruiscono in modo il più possibile fedele, nonostante alcuni elementi di finzione necessari dal punto di vista narrativo, il percorso che ha portato la squadra mobile di Napoli a porre fine al dominio di uno dei boss più spietati della camorra casalese.

La stagione esalta i successi investigativi raggiunti non senza enormi difficoltà del poliziotto Vittorio Pisani, figura cui è ispirata quella del protagonista Michele Romano (Claudio Gioè), che sin dalla prima puntata viene diventa oggetto di un’indagine interna della magistratura per favoreggiamento della camorra a causa dei suoi rapporti con gli informatori: Pisani è un poliziotto di strada che si sporca le mani pur di raggiungere il suo obiettivo e per questo è costretto a difendersi da accuse infamanti, da cui verrà poi pienamente assolto. Pisani è stato anche consulente degli sceneggiatori, insieme ai suoi uomini e al dottor Catello Maresca, permettendo a Francesco Arlanch, Salvatore Basile, Lea Tafuri, Luisa Cotta Ramosino e Umberto Gnoli di rendere il racconto della storia quanto più veritiero possibile.

Siamo nel 2011, quando il capo della squadra mobile Vittorio Pisani (nella serie chiamato Michele Romano per le ragioni spiegate Dal produttore Luca Bernabei in conferenza stampa) e i suoi uomini sono reduci dal recente arresto del boss della camorra Antonio Iovine, raccontato nella prima stagione: una soffiata riguardo la posizione di Michele Zagaria (Alessandro Preziosi), altro grande boss dei Casalesi, fa sì che la squadra torni subito in azione per provare a tagliare l’altra grande testa del clan.

Contemporaneamente alla caccia all’uomo la serie racconta anche la grave vicenda giudiziaria di cui Pisani è stato oggetto proprio durante le indagini per la cattura di Zagaria, con l’accusa di favoreggiamento alla camorra e l’apertura di un processo del riciclaggio di denaro sporco che si è concluso alcuni anni dopo con una completa assoluzione e la condanna del suo calunniatore. La prima puntata di Sotto Copertura – L’arresto di Zagaria ha intrecciato dunque l’indagine per la cattura del boss alla questione giudiziaria che ha investito capo della mobile di Napoli con lo scopo di rendergli l’onore delle armi, oltre alle vicende private degli agenti della squadra e di altri personaggi che si riveleranno determinanti per le indagini.

Girata per lo più nei luoghi in cui i fatti sono accaduti, con la sapiente regia di Giulio Manfredonia, la serie vuole restituire la verità dei fatti attraverso una molteplicità di punti di vista e linee narrative: a contribuire all’obiettivo sono proprio le riprese tra Casal di Principe, Casapesenna e Napoli, addirittura con accesso al vero bunker di Zagaria per realizzare alcune scene nella casa in cui il basso ha davvero vissuto per alcuni anni. Elementi di verità sono inseriti anche attraverso immagini spiate con telecamere nascoste in occhiali, bottoni, camicie, pali della luce per testimoniare con quali sistemi è stato possibile catturare il boss.

La serie ha un linguaggio veloce e innovativo, che si ispira alle grandi produzioni internazionali.

Ecco la trama e il promo del terzo e quarto episodio in onda lunedì 23 ottobre.

Romano e la sua squadra individuano in Daniele Turco l’autore dell’assassinio di Arturo e cominciano ad indagare su di lui parallelamente alle indagini su Zagaria. Il boss nel frattempo ha scoperto la relazione tra Nicola e Agata e continua a minacciare il ragazzo intimandogli di stare alla larga da sua nipote. Così Nicola è costretto a rompere con la ragazza. Agata comincia a lavorare come dirigente di un centro polifunzionale di proprietà di Zagaria e scopre pian piano la verità su suo zio e sul rapporto di parentela che la lega all’uomo, ben più intenso di quanto la ragazza potesse credere. Intanto l’indagine della pm De Simone sulle presunte connivenze tra Romano e gli informatori della camorra proseguono trovando apparenti conferme: Carlo, il genero di Romano, è costretto a mettere in discussione tutte le sue scelte quando viene coinvolto dalla De Simone nell’inchiesta sul suo capo. I sospetti e le illazioni sul Romano mettono in pericolo le indagini su Zagaria destabilizzando la squadra.