Cattivissimo me 3, incasso milionario al primo giorno, ma il film è deludente

Il terzo episodio della serie creata dalla Illumination Entertainment dopo il successo planetario esordisce bene anche in Italia. Il franchise però mostra segni di stanchezza. I bimbi comunque si divertiranno coi buffi Minions. E gli adulti con un cattivo molto anni Ottanta.

Cattivissimo me 3 ha incassato un milione e mezzo il primo giorno

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La vera notizia è che Cattivissimo me 3 il primo giorno di programmazione ha incassato oltre un milione e mezzo di euro, con più di 230mila spettatori. Un dato decisamente incoraggiante dopo il solito agosto orfano di cinema, che ha costretto distributori ed esercenti italiani a posticipare il lancio di film attesissimi come Dunkirk di Christopher Nolan, in uscita il 31 agosto da noi, ma sugli schermi di mezzo mondo addirittura a luglio.

Cioè lo stesso destino di Cattivissimo me 3, già titolare a livello planetario di un incasso che sfiora il miliardo di dollari, a conferma della forza del franchise ideato dalla Illumination Entertainment di Chris Meledandri, la casa di produzione di film d’animazione nata nel 2007 che annovera moltissimi successi, tra cui Minions, Pets e Sing, tutti presenti nella lista dei maggiori incassi di sempre per i cartoni animati (i Minions addirittura al secondo posto in classifica).

Riconosciuti gli enormi meriti di Chris Meledandri – “ha rivoluzionato il modo di concepire e realizzare il cinema d’animazione”, disse l’anno scorso il direttore della mostra del cinema di Venezia Alberto Barbera, in occasione del premio speciale assegnato al geniale produttore – va detto che, giunto al terzo episodio, Cattivissimo me mostra segni di stanchezza. Già nella seconda puntata il protagonista Gru (doppiato da Max Giusti) aveva messo da parte la sua proverbiale cattiveria, conquistato dalle figlie adottive Margot, Edith e Agnes di cui diviene amorevole padre, aiutato dalla nuova compagna, l’agente Lucy Wilde (voce di Arisa).

Nel terzo episodio diretto da Pierre Coffin, Kyle Balda ed Eric Guillon, Gru e Lucy sono alle prese tanto con grattacapi genitoriali (soprattutto Lucy, che cerca un modo per farsi accettare dalle bambine) che professionali, visto che entrambi, ormai dalla parte del bene, lavorano per un’organizzazione impegnata a sventare i piani dei supercattivi di tutto il mondo.

Il nemico di turno di Cattivissimo me 3 è Balthazar Bratt, ex bambino prodigio degli anni Ottanta che, perduta la fama, s’è votato al crimine. La storia si ingarbuglia quando compare il gemello di Gru, Dru, ragazzone dalla folta capigliatura bionda che aspirerebbe a un futuro da criminale, ma è molto più infantile del fratello. Il film a un certo punto si popola di doppi: non c’è solo Gru che si guarda allo specchio nel proprio gemello, ma c’è pure il cattivo Bratt replicato all’infinito nei pupazzi giocattolo con le sue stesse fattezze. Sono gli unici tratti spiazzanti, vagamente inquietanti (anche perché i pupazzi sono malvagissimi) di un film abbastanza prevedibile, con una storia poco più che abbozzata.

Cattivissimo me 3 è un prodotto palesemente destinato a grandi e piccini. I bambini si divertiranni con l’irresistibile infantilismo nonsense dei Minions; gli adulti si riconosceranno nelle preoccupazioni genitoriali di Gru e Lucy e nel pesante tocco vintage del personaggio di Bratt, che consente di snocciolare una colonna sonora anni Ottanta da antologia – Michael Jackson, Jump dei Van Halen, Take on me – e un armamentario di oggetti (le orrende spalline) e capigliature in tono col decennio. In verità, un po’ poco.