Rudy Zerbi intervista Riki a Riccione in occasione dell’evento Deejay OnStage.
Tra ricordi del passato e sogni per il futuro, Riccardo Marcuzzo ha spiegato cosa unisce il suo percorso artistico a quello universitario, sfoggiando una t-shirt dell’università che lo ha accolto negli ultimi anni consentendogli di raggiungere una formazione completa in alcuni ambiti relativi alla comunicazione.
Riki provvede autonomamente agli artwork per i suoi CD ma l’università lo ha aiutato anche nella scrittura delle canzoni. Analisi e ricerca, concept, progetto: sono queste le fasi di lavorazione di pezzi, che Riki ha appreso sui libri di testo e che applica tutti i giorni.
“Sei il figlio che vorrei avere, sei il figlio ideale”, sono i commenti dei genitori che lo vedono in tutta Italia dal vivo ma ci sono tante cose che non ha ancora detto ai fan. In futuro spera di potersi raccontare in modo più profondo per consentire ai suoi sostenitori di conoscerlo davvero.
“Io faccio quello che mi sento, lo sai” tuttavia la paura più grande è che qualcosa non venga percepito come avrebbe voluto. “Vorrei che si conoscesse un po’ di più quello che faccio e che ho fatto”, al di là della vetrina del talent show di Amici di Maria De Filippi al quale ha partecipato.
Dopo il programma ha avuto modo di staccare un solo giorno prima di tornare alla routine di instore e live in tutta la penisola, tra bagni di folla e foto ricordo dei fan, autografi e interviste.
Non trascura la fase di creazione e scrive sempre nuovi pezzi, che troveranno posto nei progetti che rilascerà in futuro: “Scrivo quello che mi capita durante le giornate”.
Dopo il successo ha dovuto cambiare qualche abitudine ma ha acquisito nuovi amici, tutti coloro che lo raggiungono nell’instore tour che coinvolge tutte la penisola.
I fan gli confidano che sono stati aiutati dalle sue canzoni, “mi sussurrano all’orecchio ‘ti voglio bene'”, continua riconoscendo di essere “partito bene” e di esserne sicuramente felice ma “c’è tantissimo ancora da fare”.
Dietro al suo successo c’è un lavoro immenso e quotidiano. “Bisogna andare a dormire chiedendosi “più di così potevi fare?” e rispondersi “no””, conclude.
Il lavoro nel mondo della musica è una “lotta continua ma piacevole che per Riki è appena iniziata.
RIKI IN TOUR
15 novembre Milano, Alcatraz – SOLD OUT
18 novembre Roma, Atlantico – SOLD OUT
Una chiacchierata in libertà per Radio Deejay con Riki : si parla di sogni, del futuro, del passato e di voi!
Pubblicato da Rudy Zerbi su Lunedì 10 luglio 2017