È passato più di un mese dal rilascio dell’OTA veicolante l’aggiornamento B390 a bordo di Honor 7, da molti visto come la bestia nera del parco upgrade concepito per il dispositivo.
Non sono state poche le richieste pervenute in redazione da chi si diceva disposto a tutto pur di riuscire a tornare indietro alla versione B380 (cliccate qui per i chiarimenti da noi ricavati presso l’assistenza tecnica in merito alla procedura di downgrade), ritenuta tra le migliori mai rilasciate per Honor 7, in termini di fluidità, stabilità ed autonomia.
Abbiamo comunque deciso di andare più a fondo per meglio capire se ci fosse davvero questo dislivello tra la versione B380 e l’ultima B390, appurando che ci sono anche utenti per nulla pentiti di aver eseguito l’aggiornamento più recente, che non avrebbe assolutamente affossato la batteria, al contrario di quanto professato da certi altri utenti.
Al netto di tali affermazioni discordanti, quale potrà mai essere la verità? Come sempre, focalizziamoci nel mezzo: l’aggiornamento B390 non sarà la miglior soluzione software pensata fino a questo momento per Honor 7, ma nemmeno quel mostro da cui ci si dovrebbe ben guardare, come da taluni dipinto.
Basta usare un po’ di parsimonia e tutti i dovuti accorgimenti per puntare agilmente ad un’autonomia accettabile (occhio soprattutto al cassetto delle applicazioni, che non ce ne siano di troppo energivore, per effetto magari di un qualche aggiornamento specifico che ne ha accresciuto nel tempo la sete di risorse), che nemmeno si discosti troppo dai valori in precedenza raggiunti con la versione B380.
Molto spesso si commettere il grossolano errore di puntare il dito contro le ultime versioni software, senza rendersi conto di dover dare loro il tempo di assestarsi e rapportarsi al meglio con un qualche servizio indigesto (altrimenti non si spiegherebbe solo alcuni possessori, e non certamente tutti, abbiano riscontrato questo battery drain così profondamente radicato a partire dall’aggiornamento B390). Convenite con noi?