Ieri sera Manuel Agnelli ai David di Donatello 2017 ha interpretato Across the Universe, accompagnato dal violino di Rodrigo D’Erasmo. Manuel Agnelli aveva in passato già registrato una cover del brano dei Beatles nel 2003 con i Verdena.
I due membri degli Afterhours hanno cantato il brano mentre scorreva dietro di loro una grafica con le immagini di grandi interpreti del mondo del cinema e dello spettacolo, scomparsi più o meno recentemente. Tra chi è stato ricordato anche Bud Spencer, Dario Fo e Anna Marchesini.
#ManuelAgnelli si esibisce con AcrossTheUniverse mentre vengono ricordati quelli che ci hanno lasciato #David2017 pic.twitter.com/tCk7EZl3u8
— Primissima (@primissimamovie) March 27, 2017
Il giudice di X Factor è poi tornato sul palco per consegnare a Enzo Avitabile il premio “Migiore canzone originale” per Abbi Pietà di noi dal film Indivisibili. Avitabile ha sbaragliato la concorrenza vincendo anche il premio come “Miglior Musicista”, sempre per la colonna sonora del film di Edoardo De Angelis. Rimasti senza premi il brano “L’estate addosso” di Jovanotti, Vasco Brondi, Christian Rigano e Riccardo Onori, brano di punta della colonna sonora dell’omonimo film, e Carlo Virzì, fratello del regista Paolo Virzì e compositore delle musiche per La Pazza Gioia, il film più premiato di questa edizione dei David di Donatello.
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Gli Afterhours, si esibiranno questa sera all’Alcatraz di Milano, ennesimo concerto sold out, dove verranno proposti tra gli altri alcuni brani di Folfiri o Folfox, l’ultimo disco della band uscito lo scorso maggio. Il disco è composto da 18 tracce e prende il nome da due dei trattamenti chemioterapici a cui si è sottoposto il padre di Manuel Agnelli prima di morire.
Il 29 marzo 2017 verrà trasmesso su SKY Arte uno speciale dedicato agli Afterhours, parte della serie Italian Sound, programma tv dedicato alla musica indie. Dopo i Decibel, Thegiornalisti e Motta sarà Manuel Agnelli a parlare della sua band, con cui si esibirà in un live acustico. Non mancheranno gli aneddoti, tra cui qualcuno legato al Tora Tora festival di cui è stato fondatore all’inizio degli Anni Duemila per dare visibilità ai protagonisti della scena indie del Paese.