Viola Davis saluta Roma e torna a Los Angeles: il resoconto di un incontro mancato

Viola Davis ha lasciato Roma per tornare nell'assolata Los Angeles: noi abbiamo provato a incontrarla, ma quando siamo arrivati se n'era già andata.


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La vacanza di Viola Davis a Roma è terminata: l’attrice Premio Oscar per Fences – Barriere ha soggiornato nel nostro Paese, insieme alla famiglia, da domenica a mercoledì 15 marzo. Proprio così, la nostra amata Annalise Keating di How To Get Away with Murder ha salutato la Capitale ed è tornata a Los Angeles (almeno per quanto ne sappiamo).

Fortunati coloro che hanno avuto l’onore di incontrare Viola Davis durante i suoi giorni di permanenza – tra shopping in Via Del Corso e visite al Vaticano: dalle testimonianze giunte dai social, l’attrice si è fermata a fare foto e firmare autografi sempre con la sua impeccabile eleganza e il suo sorriso contagioso. Meno fortunati coloro che stamattina si sono recati davanti all’Hotel De Russie di Roma, dove alloggiava, scoprendo con dispiacere che la diva aveva già preparato i bagagli il giorno prima e si era diretta silenziosamente in aeroporto questa mattina insieme al marito e alla figlia.

Noi di OM abbiamo provato a recarci presso l’albergo questa mattina: zaino in spalla, bottiglietta alla mano e macchinetta fotografica a tracolla. Inutilmente abbiamo atteso qualche ora solo per avere la conferma ufficiale: Viola Davis ha veramente lasciato la Capitale svegliandosi all’alba. Voci affermano che l’attrice di How To Get Away with Murder si era ritirata nella sua stanza già il giorno prima in pieno pomeriggio, molto probabilmente per riposare in vista del lungo viaggio del ritorno.

Non sappiamo quando Viola Davis tornerà a solcare il nostro Paese, facendo impazzire noi fan italiani, che a gran voce la stiamo amando nel ruolo di Annalise Keating in How To Get Away with Murder – rinnovata da ABC per una quarta stagione. Un’attrice che ha recentemente confermato il suo talento anche al cinema con Fences – Barriere, diretto da Denzel Washington: il film che l’ha consacrata con il suo primo meritatissimo Premio Oscar.