Inizio di settimana piuttosto intenso per il team LineageOS (che ricordiamo aver aggiunto quasi da subito il supporto agli ASUS ZenFone 2), vista l’integrazione nella versione 14.1 di alcune novità, qualcuna anche molto interessante.
A partire dal 6 marzo, sembra essere stato corretto il problema relativo all’addon di SU (release 13.0), così come è stata introdotta la modalità di utilizzo ad una sola mano, che strizzerà l’occhio ai possessori di smartphone con display piuttosto abbondanti (non farà eccezione l’ASUS ZenFone 2, che comunque vanta un ampio pannello da 5.5 pollici, anche se ormai divenuto quasi uno standard, difficile scendere al di sotto). In linea generale, si tratta di ridurre la schermata di lavoro a partire dal versante destro o da quello mancino, attraverso uno swipe sulla navigation bar.
Settimana dopo settimana la LineageOS pare proprio stia migliorando progressivamente, con soddisfazione degli utenti che avevano deciso di puntarci sperando potesse ben presto garantire buoni risultati. Non potevamo aspettarci altro dalla release che ha preso il posto della CyanogenMod, la custom ROM più supportata di sempre.
Ad oggi, LineageOS ha raccolto più di mezzo milione di attivazioni (scommettiamo tra questi non saranno affatto pochi gli utenti di ASUS ZenFone 2, che, in assenza dell’aggiornamento ufficiale ad Android Nougat, stanno optando per questa soluzione sempre più in miglioramento) nel giro di poche settimane, un dato che fa sicuramente riflettere sulle potenzialità del progetto.
Facciamo presente che si sta comunque parlando di una custom ROM, pertanto di una ROM non ufficiale, e modificata da terzi, che richiede per l’installazione lo sblocco del bootloader, i permessi di root e l’innesto tramite recovery modificata (condizioni necessarie per farla funzionare, e che se non portate correttamente a termine potrebbero causare il brick del vostro dispositivo). Se avete domande, restiamo a disposizione.