Prime riprese per il film su Fabrizio De Andrè con Luca Marinelli, nuove ombre dal passato svelate dal figlio

Partono domani le riprese del film tv su Fabrizio De Andrè. Luca Marinelli vestirà i panni di Faber sul set genovese.


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Domani 6 marzo 2017 cominceranno le riprese del film su Fabrizio De Andrè, con protagonista Luca Marinelli, villain del pluripremiato film Lo chiamavano Jeeg Robot.

Il biopic sul grande cantautore italiano si chiamerà Principe Libero, in onore della citazione di Samuel Bellamy presente sulla seconda di copertina dell’album Le Nuvole, datato 1990: “Io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare”.
Principe Libero andrà in onda su Rai1; l’obiettivo è quello di mettere in scena al meglio la vita dell’artista genovese, infatti la città sarà il set per buona parte delle riprese, prima che la troupe si sposti in Sardegna, dove De Andrè comprò dei terreni. Il posto è anche legato al traumatico evento che ha visto protagonisti lui e la moglie negli anni’70, sequestrati per ben quattro mesi e rilasciati solo dietro il pagamento di un corposo riscatto.
Negli scorsi mesi sono stati aperti i casting per trovare interpreti e comparse e la scelta è ricaduta su molti genovesi, tra cui anche il bambino che interpreterà De Andrè da piccolo.

Il film era stato annunciato già due anni fa dall’ultima moglie del cantautore, Dori Ghezzi, ma le riprese hanno subito dei ritardi, al momento dell’annuncio la donna ha dichiarato:

“Alla fiction ho sempre preferito il cinema, perché un film sarebbe più idoneo a raccontare la vita di Fabrizio. La proposta di fiction che ci avevano fatto era dozzinale: per esempio, dava troppa importanza al sequestro, che dopotutto è stato solo un inciampo nella nostra esistenza. Un episodio che non va nascosto, d’accordo, ma al quale nemmeno deve essere data troppa importanza. Però forse adesso ci siamo”.

A raccontare di Faber in questi giorni è stato anche il figlio Cristiano De Andrè, che ha smentito il fatto che il padre lo abbia mai rinnegato, confessando invece un suo lato diverso. L’uomo, che cantava delle sue fragilità, non voleva mostrarsi debole nella vita di tutti i giorni e questo ha incluso anche il decorso del brutto male che a quattro mesi dalla diagnosi gli ha tolto la vita.

Cristiano De Andrè ha raccontato a Vanity Fair anche della madre, prima moglie di De Andrè, che ha difficoltosamente superato la rottura con il cantautore, al punto da arrivare anche a tentare due volte il suicidio.