Il video di Loredana Bertè a Standing Ovation: canta Dedicato e viene insultata

Cominciano i primi screzi tra giuria e concorrenti, ma la Bertè prosegue con una grande interpretazione di Dedicato.


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Sono ormai tre settimane che Loredana Bertè a Standing Ovation veste i panni di giudice, attirandosi forse più antipatie che simpatie.

Se infatti Romina Power ha un cuore di burro e si alza praticamente ad ogni esibizione, guadagnandosi l’appellativo di Core de mamma, la Bertè è agli antipodi con i suoi modi di fare bruschi, con cui dice la sua senza troppi giri di parole sia in positivo che in negativo.

Se già durante la prime puntate si era abbastanza scontrata con la coppia mamma e figlio composta da Fabiola e Valerio, ieri sera la Bertè ha avuto un mezzo scontro con i partenopei Gino ed Emanuele, colpevoli di avere massacrato la canzone Napule è del grande Pino Daniele.

Il concorrente senior della coppia non avrebbe preso molto bene la critica, per ursare un eufemismo, rispondendo con un acido “Tu sei massacrata dalla natura”, subito sconfessato da un “sei una grande Loredà!” mentre una visibilmente contrariata Antonella Clerici passava oltre stizzita in tutta fretta (probabilmente molto sollevata dal fatto che la Bertè non si fosse accorta di nulla).

La cantante però, non è una signora, e non è nemmeno nuova al ruolo di giudice, vista la parentesi del 2015 come giurata ad Amici di Maria De Filippi. È probabile quindi che la prossima puntata ci riservi degli sviluppi sulla faccenda, sempre che, dato che siamo arrivati alla semifinale, non si decida di lasciar correre.

Dopo le due esibizioni di Nek delle scorse puntate, in cui ha portato sul palco di Standing Ovation alcuni dei suoi più grandi successi, è giunto il momento di Loredana Bertè che canta Dedicato di Ivano Fossati.

Il brano ha definitivamente sancito il successo della cantante alla fine degli anni ’70, aprendole le porte degli studi televisivi. Dedicato ha raddoppiato le vendite del suo già celeberrimo successo Sei bellissima, diventando popolare anche all’estero; in Francia Dalida ne fece una cover contenuta in un album omonimo.