Dopo la fusione Wind e Tre si dividono i clienti: tariffe per famiglie e giovanissimi distinte

Strategia per fasce d'età e disponibilità economiche: cosa aspettarsi nell'immediato.

Wind 3

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Risaputo oramai da tempo: nonostante la fusione di Wind e Tre in un’unica società e dunque in un unico operatore, i due marchi resteranno separati ancora per lungo tempo. Chi sperava in proposte commerciali congiunte dovrà attendere almeno la seconda parte de 2017 ma probabilmente non ci sarà mai integrazione totale del parco clienti e questo per un motivo molto semplice: il vettore unico provvederà a colpire clienti diversi, attraverso i suoi due rami principali in pratica.

All’indomani della prima convention Wind 3 dei due operatori lo scorso 19 e 20 febbraio, avevamo sottolineato come ci fosse tutta l’intenzione di far in modo che Wind diventasse un po’ il punto di riferimento per la clientela business mentre 3 Italia per quella consumer. In realtà, ora le cose sembrerebbero essere ancora più dettagliate, identificando proprio per il mercato consumer un specifica strategia.

Dopo la fusione sarà Wind e non 3 Italia a dedicarsi, con maggior cura, al target famiglie: clienti un po’ meno giovani con un occhio sempre al portafoglio, dunque con l’intenzione palese di voler risparmiare e pure tanto sulla spesa telefonica. Altro segmento, quello dei giovanissimi appannaggio (o quasi) di 3 Italia: ragazzi incredibilmente attenti ai contenuti digitali e magari più inclini a spendere qualcosina in più per essere sempre connessi (tanto, probabilmente mal che vada, nella maggior parte dei casi, la ricarica telefonica la paga papà).

Questa strategia, ormai sembra sempre più evidente anche sulla base delle ultime campagne pubblicitarie distinte dei brand e dei loro relativi testimonial. Non a caso, Wind ha come front-man negli spot televisivi il rassicurante ma ironico Fiorello. Dall’altra parte, 3 Italia punta tutto sulla giovanissima ragazzina impegnata a ballare, condividere e animare l’ultima hit di Rovazzi. Certo una scelta più che sensata che continuerebbe a dar senso alla differenziazione tra i due vettori, che si posizionerebbero dunque in modo differente nel mercato.