Francesco Gabbani a E Poi C’è Cattelan tra scimmioni, torte in faccia e flauto nasale (video)

Francesco Gabbani a E Poi C'è Cattelan si è cimentato nelle prove più disparate, tra le canzoni col naso e una sfida a colpi di rime e dolci

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Fresco di vittoria al Festival di Sanremo, Francesco Gabbani a E Poi C’è Cattelan ha portato la sua simpatia nel salotto del late show di SkyUno: l’artista è stato ospite di Alessandro Cattelan nella serata di lunedì 20 febbraio, durante la quale non sono mancati come al solito giochi e gag che hanno coinvolto tanto il presentatore quanto l’ospite.

Autore di canzoni famose ben prima della sua vittoria al Festival di Sanremo Giovani 2016 con Amen, come L’amore sa di Francesco Renga, Gabbani è anche polistrumentista: proprio per questo, Alessandro Cattelan lo ha sfidato a suonare il flauto nasale – che no, non è un “gadget per l’assorbente interno” come suggerito da Francesco Gabbani.

Gabbani e Cattelan hanno preso confidenza con lo strumento, provando poi a ricreare con le sole narici la melodia di Occidentali’s Karma con scarso successo: “Direi che è meglio se la finiamo qui” ha detto Gabbani ridendo. Ai due non è rimasto quindi che darsi ad una canzone più semplice, come il Cantagallo di Robin Hood.

Il pezzo forte dell’ospitata di Francesco Gabbani a E Poi C’è Cattelan è però un altro: Dolci & Gabbani, un gioco a base di parole e molta panna montata. Gabbani e Cattelan, nascosti dalle sagome di due scimmioni che lasciavano scoperti solo il volto e un braccio – addobbato a dovere con pelo e mano da primate -, si sono sfidati a colpi di rime: il primo a cui fosse mancata la parola adatta a completare la rima dell’altro avrebbe ricevuto un dolce in faccia dall’avversario – “Sono dolci avariati che ci hanno lasciato gli amici di Masterchef” ha precisato Cattelan.

Dolci & Gabbani non ha avuto un vero e proprio vincitore, ma solo molti dolci lanciati e tanta panna montata in giro per lo studio: potete vedere com’è andata con i vostri occhi, grazie al breve video-riassunto dell’ospitata contenuto nel tweet sottostante.