Esplosioni Samsung Galaxy S7, la nota ufficiale dell’azienda

Non esiste alcun batterygate legato al Samsung Galaxy S7, interviene l'azienda asiatica


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Preoccupati dalla possibilità che il Samsung Galaxy S7 esploda improvvisamente? Qualche episodio c’è stato, ma comunque circoscritto e tutto da verificare. Il top di gamma sudcoreano è ben lontano dal rendersi protagonista di un nuovo batterygate, come lo è stato il Note 7 (poi ritirato dal mercato).

Negli USA, come vi dicevamo, di esplosioni ce ne sono state, con tanto di danni a persone, alcune anche gravemente ustionate (parliamo dell’utente Ramirez dell’Ohio, che al momento dell’incidente aveva il Samsung Galaxy S7 Edge in tasca). Tuttavia, sono stati circa 10 milioni gli esemplari venduti solo negli USA, un numero davvero grande (mentre pochi sono stati i casi di esplosione del Samsung Galaxy S7).

La divisione americana ha cercato di prendere parola, spegnendo sul nascere ogni possibile brusio. Ecco il comunicato ufficiale:

Samsung tiene alla sicurezza e qualità dei Galaxy S7. Non c’è stato alcun caso confermato di guasto alla batteria interna tra gli oltre 10 milioni di dispositivi utilizzati dai consumatori degli Stati Uniti; tuttavia abbiamo confermato un numero di incidenti provocati da cause esterne. Fino a quando Samsung non sarà in grado di ottenere ed esaminare ogni dispositivo coinvolto, è impossibile determinare la vera causa di ogni incidente“.

Probabilmente non basterà di certo una nota ufficiale per convincervi dell’assoluta affidabilità del Samsung Galaxy S7 Edge (visto e considerato che qualche caso di esplosione comunque c’è stato). D’altro canto, però, parlare di batterygate ci sembra un po’ troppo, anche perché il Samsung Galaxy S7 non è di certo l’unico dispositivo legato a certi episodi (lo stesso iPhone 7 di Apple ha finito col prendere fuoco in alcune circostanze, non per questo la mela è finita sotto inchiesta).

Certamente se dovessero esserci altre parentesi la questione dovrà essere valutata più attentamente (lo meriterebbe eccome, in gioco c’è la salute degli utenti).