He Wanted The Moon – Brad Pitt racconterà il mal di vivere. Inevitabili i parallelismi

La storia è quella del Dottor Perry Baird: una storia di passione e malattia che all’improvviso finiscono per confondersi. He Wanted The Moon è la vita professionale e non di uno scienziato che fatalmente finì con l’ammalarsi della stessa sua materia di studio. Una materia per la quale probabilmente Brad Pitt, in questo periodo della sua vita, prova una sorta di malefica empatia


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Non nascondiamoci dietro un dito: nonostante le sue riconosciute doti professionali, ultimamente di Brad Pitt se ne sente parlare solo in funzione delle ormai famosissime vicissitudini personali. Un divorzio con Angelina Jolie fa più notizia di tante altre news più o meno serie, non c’è che dire; non fosse altro per l’apparente perfezione della coppia che si credeva fatalmente coerente con la loro bellezza e quindi intangibile. Rompiamo un po’ la monotonia di certe notizie e dunque riportiamo che invece l’ottimo Pitt (almeno cinematograficamente parlando per quanto mi riguarda) si cimenterà, in un futuro non ancora definito, in un ruolo che lo descriverà come un protagonista annientato psicologicamente.

Sarà infatti il dottor Perry Baird, scienziato della mania depressiva, divenuto famoso più per i suoi trascorsi che per i suoi studi. Baird è infatti il padre dell’autrice del libro He Wanted The Moon, opera del quale Brad Pitt ne ha acquistato i diritti e nel quale sono raccontate appunto le vicissitudini del Dottore. Studioso che nel ricercare i fondamenti biochimici della malattia, finì paradossalmente con l’ammalarsene egli stesso. Lo scenario è quello del Texas degli anni venti, anni in cui imperversava anche una depressione molto più grande e famosa: la grande depressione economica. Perry Baird, non fece in tempo a vedere pubblicati i risultati dei suoi innovativi esperimenti, che già era stato ricoverato più di una volta, radiato dall’ordine e allontanato contemporaneamente dalla figlia e dalla moglie.

Baird trovò la morte in seguito ad un attacco epilettico, dopo essere stato sottoposto a lobotomia. In seguito alla sua morte fu poi scoperto, quasi casualmente, un suo manoscritto nel quale il dottore dettagliava, con estrema chiarezza, la sua vita professionale e non. Questo è stato il motivo principale che ha poi portato la figlia ad approfondire la conoscenza di un padre che, nei ricordi della famiglia, veniva costantemente occultato. È insomma una storia tragica e molto cupa, di cui Brad Pitt ne ha voluto fortemente la trasposizione sul grande schermo: probabile, non è difficile immaginarlo, che quanto trascorso ultimamente dall’attore abbia inciso su questa scelta e sulla sua sfera emotiva, rendendolo più sensibile a percepire certi malesseri di cui si parlerà in questo lavoro. Sarà sicuramente una prova non facile, né tanto meno commerciale da un punto di vista cinematografico.

Si attende di capire anche la portata del progetto nella sua interezza: per ora si sa solo che la sceneggiatura sarà curata da Tony Kushner. Di regista e cast al momento non si ancora nulla, probabile però che il progetto abbia una bella accelerata in tempi brevi.